Quando ci riferiamo ai termini “psicopatia”, “sociopatia” (psicopatico/a, sociopatico/a) pensiamo subito ai criminali, ai disturbi psicologici estremamente gravi, a persone violente, aggressive che non si integrano nella società (esempio antisociali, etc..); la psicopatia e la sociopatia invece – sono condizioni comuni a molti tipi di persone e possono coesistere con altre caratteristiche/tratti di personalità come la sensibilità (anche se spesso si tratta di IPER-sensibilità), l’altruismo e il bisogno di “stare in una relazione” in cui però più che condividere si intende appoggiarsi agli altri o a sfruttarli.
Psicopatico e sociopatico infatti – sono termini colloquiali, che si riferiscono soprattutto al Disturbo Antisociale di Personalità. Ad oggi, tuttavia, questi due concetti non sono realmente differenziati in psicologia, per questo forse è importante definirli in modo più preciso.
In linea generale è possibile associare a psicopatia al disturbo narcisistico e la sociopatia al disturbo borderline.
La psicopatia è un’alterazione della personalità associata ad alterazioni del funzionamento del SNC a livello genetico, soprattutto in riferimento alla regolazione degli impulsi, la capacità di provare empatia e senso di colpa.
Gli psicopatici, non provano alcun senso di colpa per le azioni che compiono, non riescono a provare condividere le emozioni, per questo, instaurano solo relazioni di comodo, basate cioè su intenti egoistici più o meno consapevoli, il che implica ingannare, manipolare, mentire, tradire e in generale sfruttare l’altro. Sono perfettamente in grado di far durare relazioni tutta la vita, di mantenersi un lavoro e di integrarsi socialmente.
La sociopatia non è una condizione ereditaria– sebbene determinati temperamenti (come il tratto impulsivo ad esempio) siano geneticamente trasmissibili e per questo si ritiene che sia determinata da fattori ambientali più che genetici.
Per fattori ambientali, si intende il rapporto con la famiglia (spesso conflittuale e traumatico), traumi psicologici o emotivi intervenuti a scuola, nei contesti di appartenenza etc..
I sociopatici, al contrario degli psicopatici più razionali e controllati, sono spesso persone impulsive, che si comportano in modo controproducente per se stessi e per gli altri; per questo motivo hanno molte difficoltà ad instaurare relazioni durature e a mantenersi un lavoro.
Quando un sociopatico ha una reazione aggressiva non l’ha pianificato, e non valuta mai le conseguenze a cui va incontro.
Gli psicopatici invece sono predatori sociali, si pongono degli obiettivi ben precisi: chi corteggiare, chi lusingare, chi minacciare.. e via dicendo, per ottenere maggiori vantaggi sia dalle relazioni personali che di lavoro.
Per questo motivo uno/a psicopatico/a assume spesso le sembianze di una persona buona, altruista, innocente, sfortunata.. e indosserà qualsiasi maschera che possa favorirlo/a in una determinata situazione. Si parla di persone seduttive e manipolative, che sanno trasformarsi nella persona ideale, che sa fare e dire la cosa più giusta al momento giusto…
Troppo bello per essere vero e poi… in così poco tempo.. è proprio l’uomo/la donna perfetto/a, il capo ideale, l’amica ideale etc etc..! Ogni qualvolta vi sorprenderete a pensare questo osservate il partner/amico/persona che avete davanti e non fate mai scelte troppo affrettate.
Infatti, alla lunga questo idillio tenderà a rompersi, soprattutto se avanzerete pretese di reciprocità nel rapporto o cercherete di mettere di fronte lo/la psicopatico/a alle sue responsabilità o palesi incoerenze, lui/lei cercherà di difendersi proiettando ogni aspetto negativo su di voi, con l’obiettivo di farvi sentire in colpa e di confondervi.
Ecco 5 segnali che vi fanno capire se avete a che fare con uno/a psicopatico/a o in generale – con una persona estremamente immatura, manipolativa e scorretta all’interno della relazione, che evita un reale confronto e che vi tiene in pugno con i sensi di colpa.
- Ti fai troppe domande! Analizzi troppo! Sei paranoico/a: La verità è che è proprio il comportamento incoerente dello/della psicopatico/a ad indurvi alla paranoia. Uno/una psicopatico/a non si sente in dovere di dare spiegazioni riguardo alle proprie palesi incoerenze, non prova senso di colpa, per questo, è possibile ad esempio che assuma atteggiamenti palesemente seduttivi con una persona e alle vostre domande neghi totalmente ogni sua responsabilità, vi accusi di paranoia, vi lasci nell’ansia, nella confusione, nella nebbia perenne – anche se tali comportamenti possono essere giudicati come sconvenienti da chiunque oppure è stato/a colto/a in flagrante. Per cui non siete paranoici se l’analisi di una determinata situazione vi da ragione a posteriori.
- Non farne un dramma/Odio le persone lagnose!!: questa è la tipica barriera che uno/una psicopatico/a mette per evitare di doversi occupare di voi emotivamente, perché volendo poi approfondire la questione, vi renderete presto conto che invece loro fanno un dramma per ogni cosa e che i loro drammi vengono sempre prima di quelli degli altri. In particolare detestano il vittimismo, a meno che non sia il loro.. ed è probabile che voi a questo punto della relazione non facciate altro che fare le vittime, nel vago tentativo di “farvi vedere”, di attrarre le attenzioni di un partner egoista, distaccato/a, egocentrico/a, immaturo/a . Il punto è che in un dramma non c’è posto per due attrici/attori principali, gli psicopatici si annoiano molto e amano i conflitti, che innescano proprio rinnegando di avervi provocato in modo deliberato e sadico (non farne un dramma, che ti avrò detto mai? Ti rendi conto che ne stai facendo un dramma? Sul banco degli imputati c’è quindi la vostra reazione emotiva e non il comportamento sconveniente da loro adottato).
- Sei troppo sensibile/fragile/bisognoso: Gli psicopatici si divertono a causare negli altri reazioni emotive (giocano con i sentimenti delle persone, provocano per noia), si innamorano di persone gioviali, solari, positive e poi si annoiano, iniziano ad invidiarle, per questo spingono i punti deboli dell’altro, testano i loro confini e quando finalmente riescono ad ottenere una reazione di disappunto, godono sadicamente per essere riusciti ad indebolire quella creatura così gioiosa con cui avevano a che fare e con sarcasmo affermeranno “mamma mia come sei sensibile! Sei veramente troppo insicuro/a, fragile, bisognoso/a”. Ecco quindi che una richiesta affettiva lecita e sana può essere etichettata da uno/una psicopatico/a come l’assurda pretesa di una bambina viziata/bambino viziato ed ecco come una persona positiva e semplice si trasforma in una vittima rabbiosa, insicura in perenne stato confusionale.
- Mi hai frainteso/hai capito male: i meccanismi sono simili a quelli elencati nei precedenti punti; viene detto qualcosa che palesemente vi farebbe arrabbiare e quando reagite, vi viene detto che quella cosa non è mai stata detta, negando la palese evidenza anche a distanza di 5 minuti dall’accaduto. Questo è definito GASLIGHTING e cioè è una forma di violenza psicologica nella quale una persona afferma il falso con l’intento di far dubitare l’altro della sua stessa memoria e percezione e quindi della sua sanità mentale. In realtà quando uno/una psicopatica fa questo è perché le vostre intuizioni, il vostro “smascherarli” li sta mettendo a dura prova o meglio sta intaccando l’idea di perfezione che hanno di loro stessi/e e per questo si ribelleranno con tutta la loro forza ed aggressività, spesso passiva e manipolatoria.
- Quella persona è pazza, quella persona è invidiosa di me! : gli psicopatici considerano gli altri pazzi perché proiettano tutto all’esterno e perché accentrano ogni cosa sul se (si sentono nel bene e nel male il centro del mondo). Ecco quindi che se qualcosa va storto in una relazione è perché L’ALTRO è pazzo, geloso di lui/lei, oppure innamorato/infatuato/attratto. Non a caso una delle loro tecniche seduttive è proprio la triangolazione. Cercano di avvicinarsi a voi perché voi siete i loro complici contro qualcosa o qualcuno, cosa estremamente facile perché di base, litigano con tutti e hanno passati burrascosi. A quel punto potete iniziare a mettere il timer di quanto tempo passerà affinché anche voi verrete messi in quel calderone delle persone idealizzate, usate e poi svalutate
Buonasera, rimango attonito dalla descrizione coincidente con una persona alla quale in passato mi sono legato sentimentalmente e per la quale paradossalmente ancora oggi provo qualcosa e , povero me , con cui condivido la stanza d’ufficio.
Per Lei ho rovinato i rapporti familiari , compromesso un matrimonio e complicato gravemente la relazione coi figli.
Con Lei ho passato il periodo intensissimo dove mi magnificava e mi sentivo tutt’uno con Lei in simbiosi perfetta e tutto il mondo sembrava girasse intorno a noi, abbiamo convissuto per un breve periodo denso di emozioni ma poco dopo ho cominciato a subire i suoi repentini ed esagerati cambiamenti di umore, immotivate omissioni o piccole bugie , improvvisamente ha cominciato ad ignorarmi , ad isolarsi nel silenzio e a tratti farmi le prime critiche personali facendomi sentire ingombrante, invadente, noioso e troppo desideroso di attenzioni , le mie richieste di spiegazione e apprensione diventavano per Lei fastidiose e pesanti ingerenze, fra umori altalenanti magicamente da cavaliere senza macchia e senza paura che ha affrontato per Lei le ire di tutti, sono scivolato nella goffaggine e nell’insicurezza per la paura di perderla .
Mi ha lasciato senza batter ciglio e senza apparente sofferenza lasciandomi senza possibilità di replica, la sensazione è quella di essere stato preso in giro.
Oggi nonostante la percezione oggettiva condivisa da molti che io per Lei sia stato solo uno strumento dal quale ha attinto ai fini dello sviluppo della sua carriera professionale , tanto che oggi diventa un mio superiore in grado , continuo imperterrito a sentire un vuoto e la sua mancanza.
Salve,
mi spiace molto per la sua situazione
potrebbe lavorare sulla sia autostima e sullo schema masochistico.
Ha mai pensato di intraprendere una terapia psicologica mirata?
Gentile Gabriele, come la capisco. Con l’unica differenza che io per un intero anno di relazione non sono stato capace di leggere i segnali/sintomi della patologia. Soltanto a posteriori ho rimesso insieme le tessere del puzzle rileggendo ogni situazione vissuta con lei in una nuova ottica. Ciò che a me sembrava banale (e quindi giustificavo sempre dicendo – è fatta così non c’è niente di male) era invece parte del suo inconsapevole male del quale naturalmente ho pagato io le spese in termini psicologici e non solo.
mi ha fatto prendere freddo con una doccia non fatta fare ..
adducendo che non capissi nulla di come aprire una caldaia, invece mi aveva dato lui le istruzioni sbagliate.
5 mesi di ti amo sei bellissima
poi minacce di denunce per stalking quando gli scrivevo per ridere vedendo che ormai aveva silenziato la chat perche’ abitavo a casa sua 3 gg a settimana o 7 addirittura..
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mi faceva iperreagire per divertimento
sono mutilata di polmone mi ha fatto ammalare adesso di raffreddamento
mi ha usata sessualmente e manipolata e tradita ripetutamente con amiche consenzienti e che sanno che mi hanno mobbizzata anch’esse
Cinzia
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Mi chiamo barbara ero una donna solare combattiva piena di vita e amorevole vivo con uno psicopatico da sei anni. Non rido piu dubito di me stessa vedo che lui e il mio male ma sono bloccata non ho soldi per uno psicoterapeuta vorrei aiuto
Salve Barbara, La psicoterapia è anche gratuita signora, basta rivolgersi al SSN.
Non credo che un blog o chi lo frequenta possa esserle di aiuto soprattutto se lei appunto è in una relazione abusante.
In ultima analisi esistono i centri anti violenza per la donna (gratuiti) e si occupano anche di violenza psicologica.
In bocca al lupo
Buona sera, mi trovo in questi giorni a subire ed affrontare una situazione che mi sta mettendo a dura prova emotivamente, fisicamente, e lavorativamente, soprattutto perché mi sta portando ala luce cose che mai e poi mai avrei immaginato riguardo un uomo che per circa 5 anni ha fatto parte della mia vita. Mi sono imbattuta volendo cercare “delle risposte” a non so ancora cosa di preciso, in questa pagina e leggendo, ogni singolo rigo, ne sono rimasta sempre più allibita. Ho avuto ad ogni spiegazione data, la percezione che stessero parlando proprio della mia situazione. Sono incredula soprattutto perché mi sono sempre ritenuta una donna forte, solare, amante della vita e perspicace ed invece riconosco nelle riga scritte come quella che sono diventata negli ultimi mesi. Ma possibile che esista “un protocollo” così dettagliato? Io non so cosa pensare, fare e come recuperare me stessa da questa situazione in cui mi ci sento ancora dentro …
Barbara, secondo me in questo caso non serve a nulla la psicoterapia. Devi tagliare ogni ponte con lo psicopatico. Lo so che è difficile ma è l’unica soluzione.
Ciao barbara mi vien da ridere perché anche io vivo la tua stessa situazione da sei anni mi chiamo marco lei barbara😂
Io non posso pagare psicoterapeuta l’ho bloccato su tutti i canali può andare bene ?
La mia storia è stata ancora più complicata circa 18 anni fa ho sposato mia moglie dopo un fidanzamento di circa 4 anni.. Ha avuto una depressione post parto con la nascita della prima bambina.. Lei è stata a casa della mamma per circa 1 anno e stavo anche io li poi siamo ritornati nel nostro nido d amore… Ma io notavo che lei voleva stare sempre dalla mamma.. Ma non riuscivo a a capire perché ero bendato per l amore che provavo per lei… Poi durante il matrimonio ha avuto delle depressioni… Durante l estate stava bene e s inverno le depressioni… Le mie figlie stavano con la szia single perché lei non le voleva e le curava mia cognata… L anno scorso si voleva avvelenare e io la feci andare a casa della sorella e di mio suocero all improvviso sprigiona un odio nei miei confronti di una violenza inaudita… Mi denigra da per tutto… Cose che non erano vere… Alla fine mi arriva la lettera di separazione… Ma poi mi manda in giudiziale… Ha fatto tutto questo per denaro.. Mi ha solo ingannato per 22 anni.. Lei è la sorella infatti stanno sotto cura all igiene mentale… Alla fine credo di aver sposato una donna psicopatica narcisista.maligna…e doloroso scoprire tutto questo.. Mi ha ferito nella anima aver dato affetto e amore a Nina persona che non mi meritava
Buongiorno, credo seriamente di avere un marito con queste caratteristiche… siamo sposati da 11 anni e la cosa che mi fa più paura è che ha una abilità incredibile a mentire… quando viene scoperto o minacciato di ficcare il naso nelle sue cose, diventa isterico e fugge, si arrabbia furiosamente e si chiude a riccio. Solitamente anche quando non sono io a cercarlo, si avvicina e di continuo mi abbraccia e mi bacia, dicendomi che sono la sua vita…lo fa di continuo… può un narcisista innamorarsi davvero e tenere all’altro pur conservando dei tratti narcisistici? Di solito non cerca di svilire la mia persona né mi fa sentire inferiore, anzi… però ha dei momenti in cui se decide di fare una cosa importante , me la nasconde e non sembra provare rimorso se viene scoperto, anzi si incavola che ho ficcato il naso e fa sentire in colpa me. Quindi ha comportamenti che sembrano altalenanti e non so se individuarli a pieno in tale problematica o sono solo dei tratti di narcisismo.
Ironia della sorte io sono un hsp e ho dovuto convivere con un fratello psicopatico che e’ un divoratore formidabile di personalità dalla forte empatia quale io sono .la sua abilità e’ diabolica e nel contempo elementare lo schema e’ prevedibie eppure efficacie : consiste nel consegnare la propria esistenza nelle mani del manipolatore che per saziare il proprio senso di vuoto non esiterà a favi a pezzi quando sarà troppo tardi per voi , ovvero quando ti ritroverai impigliato in una rete di dipendenza da cui apparentemente sembra impossibile uscire .la vendetta e’ inutile perché dalla punizione anche estrema il manipolatore non apprenderà nulla le conseguenze per noi però devastanti e le ferite non di ricuciscono . Il danno sociale e’ enorme vi sono casi di istigazione al suicidio andati a buon fine purtroppo , casi che non troveranno mai giustizia , chi sopravvive rimarrà monco di qualcosa . Le società arcaiche rozze ed arretrate fin che si vuole sopprimevano gli psicopatici già dalla tenera età sembra una barbarie ma non lo e’ , in questo modo preservavano l’ Integrità della comunità che continuava a prosperare ed evolversi . forse avevano ragione .
mi spiace moltissimo… sto per scrivere un articolo in merito… su fratelli/sorelle con problemi psichici e l’impatto che questo può’ determinare su fratelli/sorelle e/o altri componenti familiari.
Chiaramente tutto dipende dal livello di gravità del disturbo che nel suo caso sembra essere molto alto… per questo la sento cosi’ arrabbiato e deluso.
Mi dispiace moltissimo
Buon giorno. L’ha poi scritto l’articolo sui rapporti tra fratelli e psicopatologia? Mi interesserebbe molto leggerlo. Complimenti per questo articolo dove ritrovo in pieno mio fratello! Purtroppo lavoriamo assieme da 30 anni e sta rovinando la vita a me e a tutti i nostri collaboratori
ha ragione GRAZIE! devo ancora scriverlo! a breve
Buongiorno, non so se mia suocera rientra in questa categoria…ma posso dire che da vent’anni mi sta rovinando la vita, quando la conobbi mi sembrò la persona più buona del mondo… mi sentii molto fortunata , si faceva in quattro per ogni cosa ,anche se non gli veniva mai chiesto nulla ,la maggior parte delle volte quando riusciva ad ottenere dei compiti eraera perché faceva leva sul vittimismo… tipo ” ho capito non vuoi che pulisca il pavimento perché secondo te non pulisco bene” piuttosto che…” se non mi fai portare i tuoi panni da stirare a casa vuol dire che non so stirare”!!!! e questo esempio, è rivolto in ogni ambito!! Aiuti domestici,Figli e donazioni obbligatorie e inutili!!! Questa cosa è snervante!! Ma da qualche anno ho scoperto che ogni singolo compito estorto da me e ogni altra cosa ,era per lei un modo per fare la vittima protagonista di copioni ideati e messi in opera dallada sua mente malata (e con tanto di prove) raccontava tutto a tutti omettendo le verità! Del fatto che mai e in nessuna situazione gli fosse stato chiesto aiuto!!! Quando glielo ho rinfacciato ,con tanto di prove, ha pianto e ha continuato con il suo copione… grazie a lei mi sto per separare, perché in tutto questo mio marito minimizza , la copre e la comprende pure in tante delle sue malefatte! Sentendosi e tentando di farmi sentire in colpa dei suoi pianti e del suo malessere.
Sembra che sua suocera possa incarnare la classica narcisista covert manipolatrice purtroppo.
Tipico italico 😀
Se lei si sta separando tuttavia è per l’impostazione del matrimonio che ha con suo marito e per il vostro debole legame e cioè il fatto che lui o insieme non siete stati capaci di mettere dei confini ed essere una coppia autonoma e perchè inizialmente vi siete appoggiati a lei.
Con i covert è opportuno non appoggiarsi e mettere dei confini.
Salve! Io convivo da 23 anni con un psicopatico!
Sta rovinando anche la vita di ns figlio!
Io finalmente mi son aperto gli occhi e ho deciso di separarmi!
Lo so che sara difficile ma nn ne posso piu!!
Ho tentato 2 volte di liberarmi di lui ma nn son mai riuscita!
Minaccie, lacrime, promesse, attenzioni finti!!
Mi dice che mi ama poi dietro con ns figli invece parla male di me! Mi controlla di nascosto!
Mente in continuazione!!
Come possoo liberarmi di lui in modo definitivo?
Quando ho deciso di andare via una sera che era fuori di testa lui si è suicidato ti consiglio di farti aiutare nel percorso di separazione, così ha distrutto definitivamente lui, me è i figli. Ho capito solo ora che era un narcisista borderline.
È successo anche a me si è suicidato e ha rovinato me e i figli ero andata via come te una sera che era fuori
Betty,
Uno psicopatico non si suicida mai. Può farsi del male per farti sentire in colpa, ma non si suicida mai e quindi far crescere in te i sensi di colpa e rimorsi nei suoi confronti in modo da poterti manipolare ancora di più.In modo da poterti controllare e avere potere su di te ma non arriverà mai al suicidio.
E’ un parassita egocentrico e narcisista ma soprattutto non hanno empatia non hanno paura e non soffrono di stress. La mia ex era capace di iniziare una litigata al mattino e di protrarre la litigata sino a sera senza dare un segno di cedimento. Ti dico questo per esperienza diretta
Tonio
Antonio,
gli psicopatici, se serve per “maledire” qualcuno ed uscirne vincenti, si suicidano e come.
Gentilissima, grazie del suo bellissimo articolo. Vorrei chiederle se ha intenzione di scrivere qualcosa riguardo la psicopatia al femminile, e ai rapporti di amicizia che possono instaurarsi quando una delle parti è psicopatica.
Da qualche anno faccio ricerche in merito (sto leggendo ora ‘La Psicopatia’ di Hare) perché ho motivo di credere che una delle mie amicizie sia psicopatica. In questo caso sarebbe presente anche una probabile ereditarietà genetica (mi pare di aver capito che nella psicopatia questo sia un fattore fondamentale).
Dato che da questa persona non posso prendere alcuna distanza (per motivi di lavoro), come faccio a difendermi?
Cerco di distaccarmi, anche se credo di essere da tempo nel calderone delle amiche scartate, quindi sono meno considerata; in ogni caso mi sento spesso bersaglio di questa persona che, tra l’altro, a una prima conoscenza, sembra davvero la più innocua dell’universo.
Brillante, simpatica, sempre carina e disponibile, con una capacità di convincere il prossimo davvero fuori dal comune, anche quando si tratta di fare il vuoto sociale intorno a persone con le quali, il più delle volte, ha avuto problemi solo lei.
Avrei molte cose da raccontare, ma riporto solo un evento: anni fa lei frequentava un tipo fidanzato che puntualmente la scartava per la sua donna ufficiale o per altre amanti. All’epoca la confortavo, e lei riuscì a strumentalizzare persino la mia vicinanza per creare un riaggancio con lui. Questa dinamica finì per creare un attrito fra me e questo tipo (che tra l’altro conoscevo pochissimo); ma il peggio è che lui arrivò a farmi una telefonata minatoria col cellulare di lei (e tra le risate di lei in sottofondo), cosa che mi inquietò e mi spaventò moltissimo. Quando chiesi spiegazioni, lei rispose che si era trattato di un innocuo scherzo e che non avevo senso dell’umorismo. Dopo poco tempo mi invitò ad una cena dove era presente anche lui, ma naturalmente lei si era guardata bene dal dirmelo. Anche lì le dissi che mi sentivo in imbarazzo e le chiesi spiegazioni: la risposta (molto scocciata e alzando gli occhi al cielo come stesse parlando con una bambina deficiente) fu che io ero insicura e che non lasciavo passare niente.
Questi episodi si sono ripetuti molto spesso, anche in senso peggiorativo. Vorrei imparare a difendermi da questa persona, anche perché non posso lasciare il lavoro… mi sento sempre come se avessi una spada di damocle sulla testa 🙁
Grazie dei consigli che vorrà darmi
Salve Sissi,
lei sembra coinvolta attivamente in questa dinamica, per cui lavori su di lei e sul perché lei è cosi attratta da queste persone.
Per palrae di PSICOPATIA occorre andarci con i piedi di piombo, magari si tratta semplicemente di una personalità che funziona ad un livello borderline.
Sull’articolo no problem, una buona idea per un prossimo che tra l’latro è proprio sul narcisista come amico.(uomo e donna che sia).
salve, io mi sono perfettamente ritrovato. fin da ragazzo ho da sempre messo in atto tutte e cinque le cose descritte per individuare uno pscicopatico. Penso che però alla fine noi pisicopatici riusciamo a sopravvivere e a volte anche meglio di altri….sono arrivato ad avere una posizione di successo, una bella famiglia con una bella moglie e qualche amico , quelli vecchi che mi conoscono hanno per me un affetto “sulla difensiva”, quelli nuovi non conoscendomi a fondo mi trovano affascinante e simpatico…certo, leggendo bene il profilo e ritrovandomici mi sono un po turbato, inutile nasconderlo…ma che dovrei fare a 57 anni ? mettermi li a passare giornate a fare ragionamenti contorti sulla mia vita e la mia infanzia con qualcuno che per il fatto di essere un psicoterapeuta dovrebbe aiutarmi, ma che dato il mio carattere alla fine finirei per considerare una persona noiosa o sfigata ? non ne ho voglia….certo, se riuscissi a migliorare sarebbe meglio….ma se no pazienza dai…e’ un po come il mio terrore dei gatti che ho da bambino… molti mi hanno suggerito di fare una terapia per risolvere questo problema ma io non ho mai avuto voglia di farla…se vado a casa di qualcuno che ha un gatto glielo chiedo prima e se ce l’ha non ci vado. se entro in un ristorante e ci sta un gatto che gira me ne vado. ho risolto cosi il mio problema…
Salve , premetto che non so se mia sorella rientra in tutto ciò .. io ho 21 anni ho una sorella che da poco lasciata con il marito Di cui lei trovava sempre dei pretesti per litigare , assillava in continuazione il marito pensando che esso la tradiva senza alcuna prova. io con lei non sono andata mai d’accordo nonostante lei mi dice che mi vuole bene , io non riesco ad avere affetto nei suoi confronti perché non sa stare un giorno tranquilla, trova sempre qualcosa per litigare con tutti e si lamenta che lei sta passando un brutto periodo e non si cura delle persone che stanno vicino a lei che possano stare altrettanto male ,un discorso logico non lo sa fare , anche le persone estranee si accorgono che i discorsi che fa non hanno un filo logico , dice in continuazione bugie che molto spesso non ha motivo di dirle , ha una testa dura e non ascolta nessun consiglio da parte di tutta la famiglia , dice spesso che io abbia invidia di lei senza che io le dica nulla , ogni volta che esce sola per strada dice che qualcuno la segue o che la guardano tutti … non so cosa fare , i miei genitori subiscono ogni giorno le sue continue lamentele e molto spesso riesce a farli innervosire..
Salve, ho posto da poco fine a una relazione di tre anni con un ragazzo che credo essere psicopatico. Sono molto provata ma allo stesso tempo mi rendo contro che ero e sono innamorata di qualcuno che non esiste: lui non ha una struttura emotiva profonda, non ha e né ricorda di aver mai avuto momenti di autoriflessione e anche nei momenti di maggior sofferenza da parte mia sembrava non riuscire a cogliere neppure un minimo di sofferenza, anzi paragonava fatti della mia vita molto gravosi a faccende di poco conto capitate a lui. Nei litigi è stato capace di dirmi di tutto, tirando fuori le cose più delicate ma sostenendo sempre di non dire mai nulla di grave come me. Anche quando non dicevo nulla e piangevo, per lui era comunque più grave perché non aveva nessuna intenzione di sentirsi in colpa. Non so se menta con consapevolezza ma la nostra relazione era fatta di continui rigiri di frittata e arrivava a sostenere questioni insensate, a negare poco dopo o a incolparmi di non aver capito. Eppure nelle situazioni, con i miei amici, i miei parenti, i miei colleghi, è sempre stato brillante, ma come se fosse sempre una persona diversa, come se capisse quello che era giusto dire, come era giusto comportarsi a seconda del contesto, ma sempre senza un filo d’identità preciso. Mi sembrava che dentro di lui non ci fosse nessuno, o avolte troppe persone. Mi sono convinta per anni che alcuni momenti in cui vedevo una persona dolce e premurosa fossero quelli veri, ma mi sono resa conto che erano casuali. Quello che fa più male è la consapevolezza umana che non si possa neppure incolpare di nulla perché in lui ho capito non esserci un’anima. Mi sento parecchio abbattuta perché siamo abituati a pensare gli esseri umani con una profondità e pathos, invece io ho amato per tre anni una persona anomala che ha cercato di sfruttarmi fino all’ultimo giorno, finanche farmi credere di poter avere qualche diritto sulla mia casa da cui l’ho cacciato, una casa di cui pago affitto, bollette e di cui ho comprato ogni cosa che c’è dentro. Vorrei parlarne seriamente con un professionista.
Si cara credo che tu abbia a avuto a che fare con la versione isterico borderline.
Salve, ho avuto una relazione con una ragazza che, secondo me è affetta da HDAD o da sindrome alcolico fetale (la madre era alcolizzata e beveva in gravidanza). Comunque sia, ho notato in lei, oltre alle caratteristiche delle patologie sopra citate, anche i tratti del narcisista/psicopatico: mente in modo compulsivo, fa la vittima e vuole stare al centro dell’attenzione. Con me ha tenuto una maschera perché l’ho coperta di soldi e regali. Quando alla fine mi sono stufato delle sue bugie e ho smascherato un tentativo piuttosto ridicolo di truffarmi, l’ho lasciata. La storia è lunga. Quella ragazza, oltre a essere un pericolo per gli altri, lo è anche per se stessa: non è stata capace di prendere la patente, fallendo tre esami di teoria e nonostante le avessi assicurato un reddito da duemila euro circa, ha preferito fare il doppio gioco per mantenere i miei soldi e tentare un flirt con un altro. Psicopatica, narcisista ma anche idiota. Di solito calmo, le ho fatto una sfuriata da manuale a cui ha reagito con un pianto da fine del mondo. Poi l’ho mollata con le parole: “i tuoi problemi non sono più i miei”. Il bello è che sino al giorno prima mi diceva: “tu mi ami troppo per lasciarmi”. Scusate lo sfogo.
Gentile Gabriele, come la capisco. Con l’unica differenza che io per un intero anno di relazione non sono stato capace di leggere i segnali/sintomi della patologia. Soltanto a posteriori ho rimesso insieme le tessere del puzzle rileggendo ogni situazione vissuta con lei in una nuova ottica. Ciò che a me sembrava banale (e quindi giustificavo sempre dicendo – è fatta così non c’è niente di male) era invece parte del suo inconsapevole male del quale naturalmente ho pagato io le spese in termini psicologici e non solo.