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L'Uomo Narcisista

I tratti tipici del narcisismo secondo il DSM (manuale diagnostico sui disturbi mentali) sono la mancanza di empatia (incapacità di mettersi nei panni dell’altro e riconoscerne emozioni, bisogni e/o sentimenti) e la grandiosità (ricerca di successo, attenzioni, di una condizione di prestigio, superiorità economica, culturale, intellettiva, di fama, etc…).

I narcisisti sono uomini intelligenti, brillanti, capaci, dotati di fascino e carisma, ma anche egoisti, infantili, testardi, umorali, arroganti, egocentrici, capricciosi e volitivi; si sentono superiori agli altri, si comportano come se tutto gli fosse dovuto e desiderano, più o meno apertamente, di essere ammirati e adorati da un pubblico di idolatranti fan.

Questi aspetti di grandiosità possono essere visibili (narcisista overt, estroverso, aggressivo) oppure celati e in ombra dietro la facciata di un uomo malinconico, remissivo, mite, cauto, che in realtà è un invidioso, un insicuro, un pavido e un arrogante (narcisista covert, introverso,  passivo-aggressivo).

Le fantasie di grandiosità sono coscienti nel narcisista overt (che si impegna, è inarrestabile) e celate nel narcisista covert (pigro, svogliato, lassista, auto sabotante) che per questo sceglie spesso un partner (amici, fidanzate, etc…) overt, per realizzarsi indirettamente (vivere di riflesso) senza sforzarsi troppo.

Ciò che unisce questi opposti è un costante senso di vuoto, di noia incolmabile, un bisogno costante di stimoli, la ricerca incessante di ciò che è meglio per loro (persone incluse, considerate come oggetti prima desiderati ardentemente e poi vissuti come pesi insostenibili), una visione assolutamente infantile dell’amore e la mancanza di empatia unita alla necessità di specchiarsi nell’altro per esistere.

Ma chi vorrebbe un uomo così? Effettivamente, nessuno.

Il narcisista tuttavia è un predatore (più o meno consapevole), che possiede grandi armi seduttive (la maschera dell’uomo perfetto, ideale) e non avendo una personalità ben definita, sa intuire e fondersi con le esigenze e i bisogni della persona che intende conquistare.

Le prime fasi della relazione con un narcisista sono uniche, magiche e incredibilmente romantiche; vi farà sentire come delle regine, vi riempirà di regali, e di mille attenzioni… avrete la sensazione di essere letteralmente bombardate d’amore (love bombing), ma anche di correre un po’ troppo (vuole vivere subito con voi, vuole subito un figlio, cerca immediate conferme…).

Una volta ottenuto ciò che voleva (conquistarvi, strapparvi ad un altro pretendente, infilarsi in casa vostra, fare un figlio…), rapidamente sparirà (assenze, ritardi, silenzi, mancanze…), improvvisamente non gli sta più bene nulla (la gonna, la cena che fate, vostra madre, il vostro gatto, la scuola che fate…), è di cattivo umore, irritabile, si distacca, si fredda, torna al suo individualismo (incolpandovi per essere un limite alla sua auto-realizzazione, troppo lagnosa o bisognosa) e vi punisce o vi fa sentire sbagliate se gli chiedete amore o sostegno o in generale, se avanzate qualsiasi tipo di richiesta (alcuni – i più gravi – diventano anche violenti e poi vi incolpano per avergli fatto perdere la pazienza: “se ti picchio o ti punisco è per il tuo bene, perché ti amo o per colpa tua”).

Dopo una breve fase di svalutazione e abbandono, tornerà sicuramente sui suoi passi, con la maschera del principe azzurro, ma solo il tempo necessario per evitare che fuggiate (messaggi accorati, poesie, dediche, gesti eclatanti).

Una volta che – confuse, stanche o destabilizzate – lo perdonerete, ripartirà la fase di svalutazione e abbandono.

Dietro la maschera del principe azzurro infatti, si celano pesanti ombre, ambiguità e paure, ma soprattutto una grandissima fragilità.

Solo chi lo conosce bene, chi ci vive, conosce le due facce del narcisista perché all’esterno lui si comporta sempre bene, fa in modo che lo considerino l’uomo perfetto e farà in modo – con sprezzante sarcasmo e indicibile scaltrezza – che siate voi ad apparire inadeguate, insicure, stressate o manchevoli.

Non a caso, sceglie spesso donne fragili, bisognose con traumi affettivi alle spalle, (padri assenti / abusanti) così da potersi inserire con più facilità nella sua vita (donando il suo appoggio, affettivo, economico o psicologico) e poi rivelare la sua vera natura di abile manipolatore psicologico e affettivo, che desidera solo possedere l’altro, sfruttarlo e imporsi con logiche di potere e arrogante distacco emotivo.

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