Dott.ssa Silvia Michelini     info@vittimedinarcisismo.com

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I narcisisti sono intimamente degli eterni bambini per questo si ritengono soddisfatti della vita solo se questa corrisponde perfettamente all’ immagine interna di questo mito.
Nelle relazioni, il/la narcisista cerca uno specchio, qualcuno costantemente sintonizzato su di lui/lei, che gli/le restituisca un’immagine perfetta e grandiosa di sé stesso/a, cosi come un/a bambino/a prodigio ricerca l’attenzione delle persone al di fuori di sé, ma poi nel tempo, per scarsità di risorse e per sua impossibilità di sviluppare questo “talento naturale” in un’ottica di maturazione, ne resta imprigionato/a a vita.

i narcisisti sono eterni bambini_psicologa silvia michelini

Con l’avanzare dell’età quell’immagine interna diviene ridicola, persecutoria e nella personalità del piccolo/piccola narciso/narcisa inizia a germogliare il seme dell’invidia (più o meno simbolica) verso il mondo esterno.
Un dettaglio curioso è rappresentato dall’invidia che provano spesso verso i bambini (figli, cuginetti, fratelli…) e/o gli adolescenti, perché vivono ancora in un’età in cui tutto è possibile e tutto è concesso ed è un po’ come se “gli stessero rubando la scena”.
Ad un bambino o ad un adolescente certi atteggiamenti e comportamenti si perdonano; essere fanatico, arrogante, saccente, capriccioso, volitivo è naturale e in queste due fasi di vita sia i bambini che gli adolescenti vengono addirittura incoraggiati a manifestare questi sentimenti, soprattutto se finalizzati a perseguire i loro obiettivi e rinforzare la loro autostima.
I/le narcisisti/e quindi “imitano” i bambini, amano stare con loro, ma molto spesso ci entrano in competizione (figli, fratelli, sorelle etc..), perché a loro tutto è concesso, ma soprattutto “le mamme” e i “papa” reali o simbolici in cui specchiarsi sono pochi e le risorse scarseggiano quando in casa compaiono i bambini veri.
Il delirio di onnipotenza è una condizione normale in un bambino e una sua reminiscenza durante l’adolescenza è altrettanto naturale, ma la “caduta” di questa illusione è fondamentale per lo sviluppo di una personalità matura, che è capace di accedere ad una fase “depressiva” nella quale si acquisisce una capacità morale e la consapevolezza della propria limitatezza, del valore e degli altri e della loro condizione di mortalità (non siamo immortali e quindi non onnipotenti).
I/le narcisisti/e invece, restano bloccati/e nella fase infantile/adolescenziale; pretendono che gli altri li trattino come eterni bambini d’oro dotati di particolare talento, per questo, si “concedono” solo a pochi eletti e se le loro volontà non sono accolte si scatenano le ire funeste, i capricci, le vendette oppure gli scarti/svalutazioni dell’altro come anche il non riconoscimento del loro valore.

Si ha l’impressione di gestire dei “eterni bambini autodistruttivi” fragili, “distruttivi”, arrabbiati e frustrati.
Durante la fase narcisistico-fallica, il bambino parte alla conquista del mondo con la propria illusoria armatura inscalfibile; questo mondo fantastico dove tutto è concesso e un diritto può essere preteso per puro principio, entra in crisi (o dovrebbe) con lo sviluppo dell’empatia (fase morale/ sei anni) e con la socializzazione (scuola).
In questa seconda fase il mondo esterno non viene più percepito come un mostro o si pretende rappresenti una madre che deve fornire nutrimento a nostro piacimento, ma come un’opportunità di incontro con ciò che è esterno da noi, una possibilità di condivisione nella quale vedo me nell’altro e l’altro in me.
I/le narcisisti/e invece non sviluppano empatia, per questo, non sono in grado di riconoscere o accettare i sentimenti, i bisogni, le preferenze, le priorità e le scelte degli altri e alla fine le subiscono come forzature o imposizioni malevole verso cui ribellarsi.

Una caratteristica naturale nel bambino “l’invidia”, diviene patologica se permane nell’adulto sotto forma di desiderio di distruggere ciò che non può avere e di elevarsi al di sopra di tutti, persino della legge a volte.
I/le narcisisti/e continuano a proporsi come individui altezzosi, sprezzanti, arroganti e immuni a qualsiasi regola completamente noncuranti delle conseguenze che questi comportamenti hanno su sé stessi e su coloro che si relazionano con loro.

È paradossale quindi ma un/una narcisista adulto/a può essere profondamente invidioso dei bambini anche se li ama, anche se si diverte con loro o se li ha generati, soprattutto se sono del loro stesso sesso.

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