Aiuto! Voglio uscire da questa relazione!
Articolo dedicato a TUTTI i miei pazienti coraggiosi!
Quando vi rivolgete a uno Psicologo esperto in Affettività e Relazioni e in particolare nei disturbi di personalità narcisistica, è bene che vi chiediate: perché lo sto facendo? e… in che fase sono del mio processo di consapevolezza?
Voglio uscire veramente da una relazione con un/una narcisista?
Accade di chiamare con l’idea di uscirne definitivamente, ma spesso non vi rendete conto che:
- Forse avete già iniziato il processo di distacco, vivete una precisa fase dell’elaborazione del lutto di una relazione tossica e siete estremamente preoccupati sui sintomi: sono irreversibili? Non tornerò più quello/a di prima?.
- … Forse non volete veramente USCIRNE, ma consultate uno Psicologo esperto in questa tematica, per acquisire STRUMENTI per GESTIRE il partner narcisista e il tal caso, vorreste che lo Psicologo “vi aiutasse a capirlo/a, gestirlo/a e quindi a FARE ANDARE MEGLIO LE COSE”. Una buona terapia non collude con questa comprensibile, ma malata richiesta.
- Questa esperienza d’amore assai dolorosa vi ha portato FINO A QUI (che ci faccio io da uno psicologo? .. guarda che fine ho fatto… non sono più io…!!), ma vi ha anche indirettamente aiutato a vedere le vostre ferite ad essere più consapevoli delle vostre lacune affettive, dei vuoti abbandonici, traumi o problematiche legate all’autostima. Per questo OGGI (dopo questa relazione) forse siete finalmente pronti ad affrontarli, per evitare che altri predatori d’amore si inseriscano nelle spaccature della vostra anima, per guarire definitivamente dalla DIPENDENZA AFFETTIVA.
LE FASI DI ELABORAZIONE DEL LUTTO NELLA FINE DI UNA RELAZIONE TOSSICA
1 – LA FASE DEL CAOS: COLPA , DISPERAZIONE E INCONSAPEVOLEZZA
In questa prima fase di grande sofferenza, raramente si è consapevoli di aver subito un abuso psicologico da parte di un partner narcisista e si tende anzi, a dare tutte le colpe a se stessi.
Questo atteggiamento GIUDICANTE e AUTOSABOTANTE è il risultato del sottile ed inesorabile lavaggio del cervello, che avete ricevuto dal partner nella relazione.
Forse vi ha convinto che valete poco, che senza di lui/lei NON SIETE NIENTE e che tutto quello che fate, provate, mangiate, indossate, respirate è GRAZIE A LORO.
Oppure che tutto quello che chiedete, esigete o necessitate sia ECCESSIVO, FOLLE, EGOISTICO, che lui/lei è più MATURO/A DI VOI, quando di eccessivo, folle, immaturo ed egoistico ci sono solo le loro pretese di superiorità.
Nulla di più ingannevole… vi siete convinti/e CHE VI MERITATE QUESTO TRATTAMENTO, per estrema sottomissione masochistica, schema di relazione che in genere i predatori psichici vogliono suscitare nell’altro.
“..se avessi saputo dire o fare questo.. sicuramente ad oggi non sarei messo/a cosi’…”
“..come ho potuto fare questo a me stessa/o? come ha potuto farmi questo… dove ho vissuto fino ad oggi”?
In questa fase vi è una grave compromissione della propria autostima e – se la relazione è stata particolarmente “tossica” – ci si ritrova depressi e con una bella crisi di identità; questo perché i partner narcisisti tendono a voler controllare l’altro a deprivarlo della sua unicità e soggettività con l’obiettivo di trasformarlo in ciò che desiderano in quel momento o in quella particolare fase di vita.
Per questo motivo molti partner di narcisisti hanno perso o lasciato il lavoro per accontentare un partner esigente, geloso o controllante o semplicemente perché sono depressi, svuotati e in preda a una serie di sintomi psicosomatici o semplicemente hanno perso di vista se stessi per assumere su di se ogni proiezione di Falso Sé che potesse soddisfare il/la narciso/a e in tal senso scongiurare la minaccia abbandonica sempre presente “o con me o contro di me”.
I sintomi psicologici che si affrontano in questa fase sono quasi identici a quelli del DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS, non a caso oggi si parla di SINDROME DA ABUSO NARCISISTICO: fissazioni, flashback, incubi, insonnia, scarsa concentrazione, pensiero ossessivo, alterazioni del peso, depressione, ansia, attacchi di panico, dipendenza da farmaci o altre sostanze, isolamento sociale.
Un altro elemento da non sottovalutare è la convinzione che NON TORNERETE PIÙ’ QUELLI DI PRIMA.
E invece vi do una bella notizia.. non solo è possibile guarire, ma grazie a questa esperienza potrete conoscervi meglio e iniziare un percorso di rinascita tutto vostro!
Non c’è da preoccuparsi neanche per il momentaneo isolamento sociale, quella sorta di “distacco emotivo” di “preoccupato sovrappensiero”, che avvertite nei confronti degli amici o delle persone con cui vi incontrate o vi relazionate.
In questa fase si entra in protezione, la nostra capacità di “percepire” e di stare nel presente è compromessa, ma si tratta di una perdita solo temporanea dovuta allo shock emotivo e alle compromissioni cognitive che l’abuso psicologico determina sul nostro modo di pensare e rapportarci al mondo esterno.
Non bisogna provare VERGOGNA, non sbaglia chi ama, ma chi se ne approfitta!
Non siete stupidi/e né ingenui, non giudicatevi, non sentitevi tali e non abbiate paura di chiedere aiuto ad un professionista empatico e preparato.
Quello che c’è di sbagliato in una relazione con un/una narcisista non siete VOI , come il/la narciso/a vorrebbe farvi credere! …anzi! nella maggior parte dei casi, una volta rimossa l’ombra che si crede il sole, il sole che oggi si crede ombra tornerà a brillare
2 – LA FASE DI NEGAZIONE: RE-IDEALIZZAZIONE, TRIANGOLAZIONE E CONTRO-NARCISISMO:
“Ma.. se è così felice senza di me, allora ero io il problema,… allora lo/la rivoglio.. anche solo per poi mollarla/o…io sono migliore di te!”
In questa fase, chi in un primo momento con molta decisione e convinzione ha intrapreso un percorso di distacco da un/una NP, sarà tentato/a di RIPROVARE, si ricrederà e negherà ogni aspetto negativo dell’ex partner.
Questa tentazione scaturisce dopo un periodo in cui la vittima osserva cosa fa il suo ex partner dopo la rottura e per questo inizia a “seguirlo/a sui social network”.
Questa fase ossessiva, determina nella vittima un unico desiderio, farsi vedere, farsi riconoscere, vendicarsi, attrarre l’attenzione dell’ex partner.
Ciò accade perché con tutta probabilità il/la narcisista, attraverso i social network, si sarà adoperato/a di apparire in grande forma; lui/lei sta rinascendo dopo di voi, forse già frequenta un’altra persona… voi NON SIETE MAI ESISTITI.
Alcune vittime, che cadono nella trappola della triangolazione del/della NP, iniziano a stalkerare il/la nuovo/a partner del/della narcisista oppure – con l’intento di riaverlo/a per un semplice desiderio inconscio di riabilitare il loro Io – iniziano a mettersi in mostra per attirare la sua attenzione.
Questa fase CONTRO-NARCISISTICA è caratterizzata dal tentativo euforico e maniacale della vittima di fare ingelosire il/la narcisista, ma nasconde l’incapacità di accettare il fatto che la storia finita o nel peggiore dei casi, che non è finita, ma che lui/lei NON PUÒ’ AMARCI E NON CI AMA COME VORREMMO.
Molti si iscrivono a chat di incontri, escono moltissimo, fanno incontri anche deludenti.. che non fanno altro che portare altra acqua in favore del/della narcisista, che viene così re-idealizzato/a e non perde il suo trono.., ma alla fine si ritrovano allo stesso punto: autostima devastata, solitudine e una storia difficile da elaborare e da cui distaccarsi.
E’ difficile distaccarsi, perché il/la narcisista ci ha fatto credere di essere UNICI, SPECIALI.
La sua presenza costante, il suo love bombing.. avevano il potere speciale di farci arrivare sulle stelle e questo, essendo difficile da ricreare in una relazione sana… ci fa sbandare e ciecamente ci conduce alla convinzione che l’ex partner SOLO CON NOI ha auto quella relazione speciale e per questo, tornerà.
Questa è una fase delicata in cui è possibile commettere molti errori, di cui ci si può pentire, anche in ambito legale: denunce per stalking etc.. che il NP non esiterà a farvi, avendo ormai messo in moto la fase paranoide di svalutazione estrema sia della vostra persona che della storia stessa, in cui è proprio lui/lei a vedersi come una vittima.
Molti di voi si rivolgono a me in questa fase, con la speranza di acquisire tecniche psicologiche e/o strategie per manipolare il /la partner e farlo tornare.. oppure con la speranza che “se lo/la convinco a venire qui si può fare qualcosa”? . Se si colludesse con questa richiesta, intanto saremmo cartomanti più che terapeuti, ma soprattutto staremmo facendo il vostro male e non il vostro bene.
E’ anche il momento in cui riemergono i sensi di colpa e per citare una canzone di Biagio Antonacci: “Se io, se lei.. adesso…”…, la vittima ricomincia ad addossarsi ogni responsabilità del fallimento:
..”se mi fossi comportato come un vero uomo, oggi lei sarebbe ancora qui”!
“.. ero troppo concentrata sui figli, per questo mi sono meritata il tradimento..”
“ se avessi chiesto meno, oggi lei/lui non avrebbe cosi poca stima di me… alla fine sono una bambinetta bisognosa/un ometto che pende dalle sue labbra..”
Il problema è che la carenza di autostima porta la vittima a cadere in questa trappola: “mi hai perso perché mi hai deluso e non hai fatto abbastanza/sei abbastanza”, ma di base non è normale punire una persona così pesantemente solo per aver chiesto ad esempio qualche ora in più insieme…, non è normale considerare una REAZIONE EMOTIVA lecita come una richiesta eccessiva.
Inoltre, l’amore è soprattutto STABILITA’ E COSTANZA, il che implica a sua volta l’accettazione dell’altro nei suoi limiti ed esigenze oltre che il RISPETTO della sua unicità. Ma per un/una NP voi potete solo ambire ad essere adoranti adepti al suo cospetto.
Ricatti affettivi, giudizi, minacce di abbandono continue, critiche, tradimenti, vendette… non sono amore e non sono atteggiamenti giustificabili in nessun caso.
I np per essere più chiari, sono eccessivamente severi, quasi sadici: se avete un problema o manifestate un disagio, ci mettono il carico da 12, vi giudicano perché siete deboli, colgono l’occasione per spiegarvi come si sarebbero comportati meglio loro, approfittano di questa debolezza per inserirsi ancora di più e avere più strumenti per manipolare e succhiare energia. Certamente è impensabile aspettarsi sostegno, sia esso pratico o emotivo, perché l’obiettivo del/della NP è non assumersi alcuna responsabilità nel rapporto tranne quella di prendere senza sosta, incolpando il partner di ogni umana bruttura.
3 – LA FASE DELL’ALTALENA: INSICUREZZA E DISSONANZA COGNITIVA
In questa fase, qualcosa inizia a cambiare, la vittima inizia a capire che qualcosa è andato storto nella sua relazione.. che forse questo dolore che vive ha un nome, che le colpe non sono tutte le sue.. ma allora.. chi è la persona di cui mi sono innamorato/a e soprattutto dove è finita?
Chi è? Quella persona che mi ha corteggiato all’inizio mostrandosi come il principe azzurro/la fatina buona oppure il sadico torturatore/la strega cattiva che mi giudica mi osserva e che mi nega attenzioni e amore?
Purtroppo finché non smette di avere contatti con il/la NP, la vittima può ricadere nella tentazione di credere alle parole dell’ex partner o di re-idealizzarlo/a ed ecco allora che il lavaggio del cervello subito durante la relazione riaffiora sotto forma di confusione mentale (GASLIGHTING – DISSONANZA COGNITIVA).
Cos è la dissonanza cognitiva?
La dissonanza cognitiva è quella sensazione spiacevole che proviamo quando una nostra idea, pensiero o comportamento è in netto conflitto con i nostri valori e convinzioni, aggravata dallo sforzo che facciamo verso l’esterno per giustificarli e quindi trovarne una coerenza.
“lo odio-la odio, ma lo amo-la amo”
In questa fase la vittima passa dall’idealizzare l’ex-partner a svalutarlo profondamente, non riesce a credere che una persona alla quale ha dedicato tutte quelle cure, quelle attenzioni e quell’amore totalizzante, possa averla/o sfruttata/o e danneggiata così profondamente.
A parole, il/la narcisista ci ama enormemente, anzi, si vanta di essere stato/a la persona che ci ama/ci ha amato di più in assoluto, ma nei fatti… si comporta in modo differente.
Per lungo tempo, la vittima ha operato su se stessa una sorta di convincimento per aderire alle parole del/della narcisista o per soddisfarlo/a, oppure per non andare a turbare quell’idealismo romantico che fa considerare il/la NP “speciale”, un’ anima gemella che invece oggi non esiste più.. ecco che all’improvviso senza di lui/lei, la vittima non sa neanche più chi è.
Per questo la vittima passa dal volersi allontanare dal partner, perché l’ha umiliata/o, ridicolizzato/a, ferita/o.., al volergli concedere una seconda chance, perché è “il padre/la madre dei suoi figli tutto sommato”.. oppure una persona valida a cui dare un’altra opportunità, al fine di rievocare i bei momenti passati insieme all’inizio.
Questa è una fase delicata in cui, avviene spesso che il paziente interrompa la terapia.. anche se già si è parlato di disturbo narcisistico di personalità e quindi la persona è divenuta più consapevole; ciò avviene perché una buona terapia mirata, mette in discussione la sua visione idealizzata della relazione e aumenta la dissonanza cognitiva, perché contrasta le difese che il paziente erige per evitare di fronteggiarsi col dolore.
4 – CONOSCI IL TUO NEMICO: CHI E’ UN/UNA NARCISISTA?
In questa fase parte il processo di guarigione vero e proprio: la vittima inizia a documentarsi sulla patologia narcisista ed acquisire sempre più informazioni e consapevolezza.
E’ un momento di grandi indagini: si legge, si ricercano articoli, si fanno delle ricerche e come in un film poliziesco si confrontano questi dati con il proprio vissuto e improvvisamente il pezzo mancante del puzzle inizia a dare forma ad un quadro coerente e chiaro.
Imparare qualcosa sul DNP è utile soprattutto per capire che ciò che è accaduto non è colpa della vittima e infondo neanche del/della NP.. una personalità di questo tipo è realmente incapace di empatia e tentare di entrare in empatia con un/una NP è un’impresa biblica.
Qualsiasi informazione voi cerchiate di apportare su di voi, sulla storia, sulla dinamica che avete vissuto, per renderlo/a almeno consapevole degli errori fatti (ove possibile nei casi meno gravi) si rivela fallimentare.
Il/la NP ribalta ogni vostra confessione intima in un motivo per offendersi o per incolparvi o nel peggiore dei casi per giudicarvi.
Per questo è importante ricordare che ogni scoperta, va condivisa con chi può e vuole apprezzarla e capirla, ivi inclusa la terapia psicologica; essa è uno strumento importante a cui dovere dare valore e che pagate per VOI non per l’altro/a.
Non tutti hanno gli stessi valori e con tutta probabilità se sei restato/a in trappola in una relazione con uno/una NP sei un’inguaribile romantico/a ed idealista.. ma i NP pensano e sentono in modo differente.
Se sei una persona empatica, con tutta probabilità per lungo tempo hai giustificato il tuo/la tua partner perché alla fine ha sofferto, perché forse non capisce, è insensibile, ma solo quando realmente si scopre che quella persona quel grado di intelligenza, sensibilità e profondità che gli abbiamo attribuito non ce l’ha, inizia il vero distacco.
E’ quando ci si rende conto che il gusto sadico dei Narcisisti è soprattutto quello di vedere qualcuno che si distrugge per lui/lei; la loro vanità è pari a quella della canzone di De André “LA BALLATA DELLA VANITÀ’’”.
l brano narra la tragica storia di un «uomo onesto, un uomo probo» che si innamora follemente di una femme fatale di chiara ispirazione baudelairiana, la quale non lo ricambia e come prova d’amore prima gli impone di uccidere la madre portandole il suo cuore e poi di tagliarsi le vene e quindi di morire. Tuttavia quando si accorge che il poveretto muore felice è presa da sgomento, perché il suo vanitoso atteggiamento di superiorità le si rivolge contro: mentre lui spira contento e innamorato, a lei non resta nulla, «non il suo amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene». In tal modo De André esce dal canone, dal topos letterario, mostrando anche l’umana fragilità del personaggio. (Fonte wikipedia).
5 – DRENAGGIO EMOTIVO: RABBIA, PARANOIA E DISGUSTO
In questa fase ogni ricordo, informazione, evento vissuto che facevamo fatica ad integrare, inizia a prendere forma in un quadro più coerente.
In questa fase riaffiorano tutte le emozioni sopite, che abbiamo represso al fine di conformarci all’altro.
E’ possibile sentirsi rabbiosi, gelosi, desiderosi di vendetta, confusi e provare vergogna.
Una tra tutte: la rabbia.
La rabbia di non aver visto, di non aver capito.. di avere permesso che accadesse.. che proseguisse.. la rabbia per gli anni persi, per i danni fatti… per l’irrecuperabilità di alcune parti di sé.
Questa fase di drenaggio è molto lunga.. o meglio, più lunga di quanto vi aspettereste, ma è come drenare un’infezione sottocutanea. Alla base si vede solo una ferita ma sotto ci sono anni in cui questa infezione ha lavorato, si è insediata e si è rinforzata, celandosi sotto l’aspetto di una semplice ferita.
Un’altra emozione importante è LA VERGOGNA.
Ci si vergogna perché vivere un abuso psicologico grave è quasi paragonabile ad uno stupro emotivo.
Scoprire di essere stati consenzienti a questo teatrino, di aver creduto alle buone intenzioni dell’altro, fa rabbia, ma ci fa anche vergognare.
Ci siamo fidati e affidati a qualcuno che ci ha usato, che ci ha tradito e che forse serialmente ripete questo con ogni donna. Ci vergogniamo perché questo rapporto, ci ha spogliato della dignità, dei diritti umani, ma che in primis ha UCCISO LA FEDE CHE AVEVATE NELL’AMORE e ci ha portati a vedere parti oscure di noi, che neanche pensavamo esistessero.. che ci ha fatto litigare con amici e parenti, che ha generato conflitti, che ci ha tenuto sul filo del rasoio, ad ogni cena, ad ogni incontro tra amici.. finito in una fuga, una piazzata oppure con una buca colossale.
Così come un trauma irrompe lo scudo emotivo attraverso una spaccatura e resta impresso nella memoria e nella mente della persona, questa esperienza segna un crack emotivo, un corto circuito dell’anima.
La rabbia non va mai manifestata al/alla NP perché per lui/lei è una prova della vostra sudditanza emotiva, ma soprattutto della vostra instabilità. Farvi impazzire, lo/la renderebbe assai orgogliosa internamente, per questo. NON FATELO.
6 – CADUTA DELL’IDEALE ROMANTICO IN AMORE: PIÙ’ SAGGI E MENO ASSAGGI!
Crescita emotiva e perdita dell’illusione romantica in amore: in questa fase è importante lavorare con il proprio terapeuta, sul processo di idealizzazione e metterlo in relazione con i conflitti edipici sottesi e in particolare agli schemi di relazione con le figure primarie di attaccamento.
E’ una fase di maturazione importante, soggettiva e differente per ognuno di voi , che implica una ristrutturazione cognitiva della visione dell’amore verso un concetto più maturo, ma non per questo meno romantico e l’integrazione di vissuti emotivi non elaborati durante l’infanzia nella personalità – al fine di perdonare e imparare a non ripetere più gli stessi errori del passato, – spezzando anche le catene di trasmissione intergenerazionale dei traumi affettivi in famiglia.
Divenire più maturi e più saggi, vi permetterà di recuperare voi stessi e imparerete che quella visione buonista degli altri, tutto sommato, vi ha solo portato cattive esperienze e forse vale la pena liberarsene.
7 – DEPRESSIONE
Finalmente potete RIPIEGARVI SU VOI STESSI/E.. è il momento di leccarsi le ferite, di piangere per se stessi.. di DONARSI E ABBANDONARSI… è il momento di piangere.., per aver perso tempo, per aver perso soldi, per aver perso se stessi, per aver perso soprattutto l’innocenza.
Questa è una fase dura, ma che certamente come una febbre, segnala che vi state difendendo e state elaborando finalmente il vostro lutto.
Smettere di fare le cose al posto degli altri, aggiungere ciò che manca ai rapporti per non perdere la persona che amate, vi ripagherà con una visione più realistica della vita che non necessariamente deve diventare CINICA o DEPRESSIVA.
Forse imparerete a chiedere, a non aver paura di essere assertivi e sentirete di meritare amore ed attenzioni a prescindere da ciò che dite o fate.
Forse smettere di essere cosi crudeli con voi stessi al fine di confermarvi che non valete niente cosi come diceva mamma/papa’ o come voi pensate di voi stessi.
8 – RINASCITA
A questo punto comprenderete che questa esperienza, ci ha aiutato in qualche modo a scoprire ferite che non pensavamo di avere e quindi… in un certo senso, è stata utile.
Questa è la fase in cui utilizzeremo lo sterco che il/la NP vi ha gettato addosso, per concimare il vostro splendido giardino.. è il momento per riscoprire se stessi, per ricominciare a vivere e ad apprezzare la libertà come valore imprescindibile, non barattabile con NESSUNA FORMA DI AMORE, benché meno per un amore DI PLASTICA.
CARMEN CONSOLI – AMORE DI PLASTICA https://youtu.be/9vTAbKkiqX8
Dott.ssa Silvia Michelini
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Bellissimo articolo che rileggerò in questo periodo mille e mille volte nella speranza mi faccia sempre chiarezza anche quando la nebbia narcisistica tornerà a farsi vedere…
Lo spero tanto! grazie del suo interesse.
Grazie D.ssa Michelini. Anche io mi trovo nella fase di no contact, ma sono solo ahimè 4 giorni, e ho il terrore di ricaderci qualora si facesse vivo. Fortunatamente la relazione è durata molto poco, solo alcuni mesi, e mi trovavo ancora tra la fase di love bombing e quella di pre-svalutazione. Ho avuto la fortuna di avere un’amica fraterna che aveva alle spalle una relazione drammatica di 9 anni e due figlie con un np, e che ha avuto da subito l’esatta percezione del pericolo che stavo correndo. Dunque, non appena ha perpetrato il primo grosso abuso a danno della mia dignità, sono scappata a gambe levate. E lui al momento non mi ha rincorsa. Ma dopo vent’anni che non m’innamoravo realmente (sono separata da sei) e avevo perso la voglia di vivere, dover pensare ora a stare senza di lui, che mi dava un giorno di gioia in cambio di tre di lacrime, è durissima. Fatico a prendermi cura di me e dei miei figli. Farò il possibile per resistere. Per fortuna è lontano, ma disgraziatamente potremmo avere contatti sul lavoro. Prego perché tutto vada bene, a me e a tutti coloro a cui è capitata un’esperienza simile.
Il difficile prima di uscirne è crederci, sia nel comprendere che il NP sia veramente tale e poi, attraverso tempo e dedizione a noi stessi, credere nelle nostre forze. Fatico a pensare che si possa guarire realmente dalle dipendenze affettive (eh sì, perché l’incastro perfetto del NP è proprio il dipendente affettivo. L’altra faccia della patologia) senza un aiuto terapeutico. Posso dire per esperienza (4 anni di fuori e dentro, scarti, ritorni, tradimenti, menzogne, abusi etc.) che se capiamo noi stessi e guariamo dai nostri mali, il male dell’altro non arriverà più a meta. Leggere le molte storie, prendere coscienza di quanto siano seriali e quindi patologici è il primo passo, il secondo è: voglio guarire! Auguri di cuore. A tutte le persone capaci di trasformare le lacrime in acqua vitale.
Loro fanno dei danni enormi anche in 2 mesi.. Ne ho conosciute di vittime. Ne uscirai più forte di prima, non temere.
È finita da più di due mesi,ho subito di tutto, quello che mi ha devastato più della violenza fisica è stato l abuso psicologico e l aver fatto terra bruciata attorno a me. Purtroppo non è facile neanche essere capiti, sto cercando di superare la fase dei sensi di colpa e
Ho sempre la paura di non farcela, di non essere più all altezza delle situazioni. Ho paura che non tornerà più il sole per me.
Non sto qui a raccontarvi la mia storia perché è durata pochi mesi ma potrei scriverci un libro . Io mi chiamo Francesco, mi reputo un ragazzo molto forte dal punto di vista emotivo , sono una di quelle persone che ha preso lo zaino in spalla e ha girato il mondo per anni vivendo alla giornata ! Vengo da un quartiere dove ne ho viste di tutte i tipi e non mi sono mai fatto abbindolare neanche dalle promesse dei manipolatori più astuti . È passato un anno quasi , gli avevo dato un “ultimatum” , ricordo ancora che ci siamo salutati sotto casa mia e le ultime parole che sono uscite dalla sua bocca mentre mi guardava con gli occhi lucidi sono state TI AMO… poi passato un mese senza sentirla ne vederla ho provato a vedere un altra persona ma.che ve lo dico a fare , durata due settimane … come mi sono reso conto che non ero forte come pensavo il mondo mi è crollato . Ripeto ora è quasi un anno eppure ogni giorno ho questa guerra dentro , non riesco ad odiarla perché dio quanto mi ha fatto stare bene ! Era la donna della mia vita . Non riesco a dimenticarla , non capisco come tutto sia finito eppure io ero lì con lei, la guardavo negli occhi sentivo il suo corpo… ogni parte del mio corpo sentiva che lei mi voleva accanto , quando stava con me si lasciava completamente andare e io lo sentivo … è complicato da spiegare impossibile da comprendere quindi non andrò oltre ! Nonostante tutto continuerò a tenere duro , prima o poi tutte le guerre sono finite , finira anche la mia . Per ora la ferita è ancora grande e sento che ci vorrà ancora tanto tempo … mi faccio ancora troppe domande , penso troppo a lei , mi continuo a ripetere che in me non c è nulla di sbagliato ma quel dolore torna su … il mio era solo un piccolo sfogo / riassunto la storia anche se breve ha degli intrighi pazzeschi da film … un abbraccio forte a tutti quelli che ora stanno come me (io quando sto parecchio giù mi metto al sole , non so perché ma il sole sul viso mi mette sempre una forte carica positiva)
No no tranquillo per uno che ha assaporato il gusto é facilissimo capire.
Ti capisco benissimo
Ciao Francesco, come stai ora?
Ciao Francesco, come stai ora?
Ti capisco perfettamente! é successo anche a me!!sei un ragazzo di cuore ,x quello si soffre…tuttavia amori così sono solo falsi e manipolativi,ma se ne esce…vedrai💗
Come ti capisco…. è terribile
Bellissimo articolo…sinceramente ho passato il punto dove si desidera vendetta…anche perche forse mi ha contagiato una malatia venerea. E sto aspettando i risultati clinici…quindi si puo immaginare come sto.pero ho passato la fase rabbiosa i di volverlo indietro….adesso a differenza di prima se so che sta con un altra non mi fa piu tanto male…l ho bliccato dai social gia da due settimane ..anche i suoi amici ..che me li metteva contro dicendo che ero io che ero ossessionata…questo quando eracon loro…quando era solo mi chiamava tutto dolce…poi se lo chiamavo io ed era con loro era freddo e distaccato..insommamma 4 contro uno…adesso sto cercandi di recuperarmu senza l aiuto de un psicólogo anche se non scarto la idea di cercare uno….ora sono nella fase di avere incubi di notte…cerco di psrlarli e lui sparisce..o lo vedo con altre donne e se ne vanta …sempre nel sogno ….quello che mi preokkupa e che un giorno presa dai sensi di colpa ho avuto un attacco d ansia fortissimo…poi lui mentre stavo in ospedale mi ha detto che aveva qualcosa nelle parti intime….non mi ha detto ne che cosa aveva e non rispondeva alle mie domande….ora soli spero che non sia nlla di grave…se e grave andro a denunciarlo gua che ho i messaggi dove lo supplico di dirmi che malatia mi ga forse contaggiato….detto questo spero solo che mi recupero presto sia dentro che fuori e cuanto piu lontano meglio.
Splendido articolo, descrive bei dettagli come ci si sente, lo rileggero’ ogni giorno.sto frequentando una psicoterapeuta, ma traggo più stimoli da queste letture.grazie dottoressa..
Grazie Ruben,
certamente mi perplime il fatto che determinate psicoterapia non siano di supporto perchè ho sempre più chiamate da parte di persone che devono INTEGRARE la loro psicoterapia con la mia… ma a quel punto io consiglio sempre di valutare quanto ci stia facendo bene quale investimento economico ed affettivo.
Io 6 anni di fidanzamento, 40 di matrimonio quest’anno e 4 figli. Penso di aver battuto tutti i record su questo blog. Solo da poco mi sono resa conto di aver sposato un narcisista, non capivo i suoi comportamenti, lo giustificavo.Sto prendendo in mano la mia vita con enorme fatica. Voglio uscire da questa relazione anche se ho 60 anni. Ero arrivata a non sapere neanche chi fossi, i miei desideri. Ho sempre messo tutti e tutto prima di me stessa. Un consiglio, non fate come me e tirate fuori la grinta, eviterete grandi sofferenze. Bellissimo articolo
Grazie
Ho avuto una storia conclusa da breve e nell’articolo riconosco perfettamente il personaggio in cui mi sono imbattuto. Suggerisco a tutti coloro che hanno vissuto una storia simile di studiare, approfondire e farsi aiutare. Supererete il trauma rapidamente ed eviterete di ricaderderci lavorando su voi stessi.
Grazie davvero dottoressa
Dottoressa Michelini ma lei da dove spunta ?
Sono statO, con una donna Narcisista p. per 7 anni ,ovviamente ci sono state rotture e riavvicinamenti, e a settembre c è stato l ultimo ” lasciamento ” …in sette anni c è ne sono stati diversi almeno 6 ….io è da due anni che ho preso coscienza e che leggo articoli su questa persone ,ne ho letti tanti ,ma questo sinceramente è quello che ritengo il migliore ,non so ‘in che fase sono ma sinceramente credo di essere abbastanza avanti ,sicuramente ho voglia di star bene e vedo con “distacco “la persona che ho amato ,il suo articolo mi hq fatto venire voglia di ritornare da una psicologa che avevo freguentato 3 anni fa ,quando cominciai a avere dubbi su la mia amata ,da li dopo 10 sedute circa la abbandonai perché la mia amata torno facendomi sentire quell uomo di cui non poteva fare a meno .
Ho voglia di tornarci per fargli capire e far capire a me cosa ho passato ,e per cercare a ritornare quel romantico uomo ,con più saggezza e condizione di me ,di cui lei accennava .
Grazie e complimenti ,sarà solo per il mio periodo di coscienza della cosa ma sinceramente le faccio i complimenti per l articolo.
Cara Dottoressa il suo articolo esprime chiaramente le terribili fasi che dobbiamo attraversare per uscire da questo inferno… Ma mi chiedo .. ne usciremo veramente?
Lei ha dato una chiara visione dei fatti e per Chi attraversa anche solo una di queste fasi è un Dolore pazzesco.
Grazie per aiutarci in questo percorso.
nel mio caso il NP nella fase di love bombing ha generato prenotazioni menzognere sulla cerimonoa civile di matrimonio.
il risultato emotivo e’ stato devastante.
Grazie a tutti i terapeuti per aver spiegato bene il DNP. , dando aiuto prezioso a molte/i.
Cioe’?
Io l’ho già letto tre o quattro volte 🙁
Parola per parola, questo articolo ha perfettamente descritto ogni fase del calvario che ho attraversato durante questa relazione, mi trovo nella fase del no contact e nonostante tutte le ricerche poliziesche e le competenze acquisite mi sento vacillare di fronte ai suoi ritorni, l’ultimo qualche giorno fa in cui si è presentato sotto casa ostentando lacrime che solo adesso mi rendo conto essere state programmate al fine di farmi cedere ancora.
Lui sa quanto per me sia assurdo poterlo pensare capace di questo…sa quanta fiducia ripongo nel buono altrui…ma purtroppo per me (e per lui ancor di più perchè mi piace pensare che non sia consapevole di quello che fa) non c’è del reale pentimento e rispetto nei miei confronti ma è solo l’ennesima sfida per riportarmi tra i suoi temporanei trofei…
Siete bravi a mantenere il no contact e non dargli piu una secondo possibilità. Io penso che in tre anni sono tornata indietro 20-30 volte cambiando continuamente il mio atteggiamento. Le prime fasi mi disperavo. Nelle successive pensavo di impazzire. Invece le ultime mi sono detta ” non riesco stare senza di lui” provo ancora accettandolo come è. Ma premetto che io non l’ho mai cercato quando lo lasciavo invece lui insisteva e mi faceva sentire “amata”. Ora ci siamo lasciati l’ennesima volta ed inizio essere un po stufa di questo tira e molla non sento piu le stesse cose. Spero tanto che riesco stavolta a finirla per sempre. Un abbraccio a tutti/e.
Io sono stata dieci anni con il mio ex ed è stato il peggiore periodo della mia vita: silenzi, sparizioni e ritorni continui fino a quando non ho trovato la forza di dire basta ed è stata ancora più dura. Purtroppo io non ho avuto nessuno che mi facesse capire che quello non era vero amore, ho dovuto cercare io attraverso le mie sensazioni di capire cosa mi stava accadendo. Ragazze dite basta, non sprecate tempo! Un abbraccio
Splendido articolo. Ho capito di essere stato insieme ad una narcisista 4-5 mesi dopo che mi ha mollato (la relazione è durata10 mesi). C’è però un piccolo particolare: è una collega di lavoro e purtroppo la vedo spesso. Finalmente sto rinascendo ma con lei come mi devo comportare? Ignorarla, parlarle il meno possibile, parlarle come se nulla fosse senza farle capire che ho capito che è una narcisista ecc…..ho saputo che sta frequentando un altro.
Grazie in anticipo dei preziosi consigli.
grazie.
Frequentazione 2 anni di cui dieci mesi convissuti presso di me,l’ho ricoperta di regali,essendo originari dei poli opposti dello Stivale ho fatto i viaggi della speranza anche dopo sciolta la convivenza per andare da lei,evanescente in tutto e per tutto davanti al rapporto sia durante la convivenza che dopo.Persona malata di acquisti compulsivi in dieci mesi si è dileguata prendendosi un corriere espresso per la mole di cianfrusaglie che aveva e ha dichiarato che io non l’ho mai portata fuori essendo senza patente.Distrugge chi le sta attorno mentre le si avvolge lentamente il cappio al collo,estremista in tutto per tutto,io ho sofferto,ma sto tornando a vivere.Per venire da me ha lasciato una madre non autosufficiente e quando è ritornata si è ripresa l’ex con il suo cane,viene il dubbio di chiedersi chi sia il cane.Lentamente sto rinascendo,anche se è dura!
Grazie per questo articolo dottoressa, veramente illuminante. E’ incredibile quanto possa rispecchiare a pieno quello che sto vivendo attualmente.
grazie a lei, mi dispiace molto..
Visto e considerato che è stata l’altra persona a voler chiudere con me, per mettersi con un’altra conosciuta tra l’altro insieme a me… Come dovrei reagire io quando questo vigliacco traditore e profondamente narcisista, mi scrive che mi pensa, che mi vuole sempre bene, che non ha cancellato gli anni trascorsi insieme?io d’istinto ho solo voglia di insultarlo ma non credo sia la reazione giusta, qual è però?
indifferenza totale
In questo articolo ho rivisto la mia situazione; la sua professionalità nell’esporre ogni step che una vittima di un NP si ritrova a vivere è illuminante nei momenti di buio totale. Mi sto documentando molto e grazie a questa sua esposizione precisa delle sensazioni vissute -che portano grande confusione e instabilità, fino a mettere in discussione la propria verità- sento una spinta verso l’altro è verso la consapevolezza di essere stata appunto una vittima e non un carnefice. Ci vorrà tempo, rileggerò questo articolo mille volte e lavorerò su me stessa e sulla mia autostima che non dovrà più permettermi di volermi così poco bene. Se ha anche qualche testo da consigliare, sarei lieta di darle ascolto. Grazie
Grazie di cuore!
Le consiglio il testo trauma da narcisismo di Brunelli
Parola per parola, questo articolo ha perfettamente descritto ogni fase del calvario che ho attraversato durante questa relazione, mi trovo nella fase del no contact e nonostante tutte le ricerche poliziesche e le competenze acquisite mi sento vacillare di fronte ai suoi ritorni, l’ultimo qualche giorno fa in cui si è presentato sotto casa ostentando lacrime che solo adesso mi rendo conto essere state programmate al fine di farmi cedere ancora.
Lui sa quanto per me sia assurdo poterlo pensare capace di questo…sa quanta fiducia ripongo nel buono altrui…ma purtroppo per me (e per lui ancor di più perchè mi piace pensare che non sia consapevole di quello che fa) non c’è del reale pentimento e rispetto nei miei confronti ma è solo l’ennesima sfida per riportarmi tra i suoi temporanei trofei…
grazie della testimonianza
Identica situazione
.vissuta per 32 anni..
idem. per 40. e ci sono dentro da 7 mesi.
Rispecchio in quanto scrive la mia esperienza. Sto già lavorando con una terapeuta ma ancora non ho trovato il coraggio di staccarmi. Ho paura di non farcela economicamente, ho paura di perdere il rapporto con mio figlio, mi mette a disagio il pensiero di dover comunque continuare ad interagire con mia moglie almeno fino a quando nostro figlio non avrà una sua vita. Ho ancora molta strada da percorrere, ma voglio farcela.
Saluti
Grazie dottoressa! Io non lo sento da 3 mesi è bloccato ormai sono consapevole che è una persona dannosa tra l altro è pure tossico e con numerose condanne penali e anni di detenzione ma purtroppo ogni tanto riaffiorano i pensieri ossessivi e la dissonanza cognitiva e la vergogna x esserci cascata…Spero che passi del tutto e che possa anche io avere il mio bel giardino fiorito!
14 anni di amore immenso per un uomo problemamtico e naturalmente davvero speciale. Oggi so che dietro il sipario si celava un problema di cui avevo letto e intuito i contorni , ma non del tutto i contenuti. Eppure sceglievo sempre di restargli accanto ; in parte credo abbia provato sentimenti reali , che mi amava nel suo modo problematico e con limiti e ferite antiche di cui spesso mi parlava. Mi ha restituito la vita, morendo all improvviso, nelle mie braccia , lasciandomi in un mare di guai , perdendo, casa lavoro e non solo. un lutto totale, son passati 10 mesi, combatto una battaglia ogni giorno ma confesso che a volte mi chiedo se potro’ mai uscire da un tunnel che non sembra avere fine e dal dolore della sua assenza.
Anche io mi trovo in questa situazione. Da 10 anni. Solo da qualche mese ho preso coscienza. Sono nella fase del distacco.devo ritrovare me stessa. Grazie
Se ne esce. Si guarisce.
Si ricomincia a camminare per strada pensando al colore del cielo e alla moda autunno-inverno nelle vetrine invece che a “perché mi ha fatto questo – perché mi ha fatto questo – perché mi ha fatto questo?!”; a passare una domenica di pioggia sfaccendando per casa invece che girando in tondo sbattendo la testa contro gli spigoli; a crollare addormentati su un libro o una serie tv che ci piacciono invece che stare insonni a rileggere un ultimo ambiguo messaggio su whatsapp. Si ritorna a essere sereni, equilibrati e felici. Ci si può innamorare di nuovo, o essere tranquillamente single e aperti a nuovi incontri.
Si torna a essere quello che si era prima? Questo forse no – d’altronde in ogni caso sarebbe ben strano essere ancora la stessa persona che si era anni prima – ma ci si può scoprire più maturi e forti, e anche più in grado di voler bene a noi stessi e agli altri.
Ho deciso di scrivere questo commento perché mi avrebbe aiutata molto leggere una testimonianza del genere quando ho scoperto, un po’ per caso, questo blog.
Ero finita sulla pagina che parla di narcisismo covert e, porca miseria, era una descrizione dettagliata della persona con cui avevo avuto una storia durata circa due anni, più altri due anni di strazianti e mostruosi tira e molla (tradimenti, bugie, omissioni, ritorni in grande stile, altre omissioni e svalutazioni e ambiguità e crisi esistenziali e vittimismi e malattie psicosomatiche vissute come apocalissi…), più strascichi altrettanto distruttivi (lui aveva interrotto tutto decidendo di avere un’altra storia, ma ci teneva così tanto a essere ancora amici, e intanto a quell'”amicizia” mescolava messaggi orribilmente ambigui…). Ero davvero profondamente innamorata di lui.
Beh, naturalmente sono consapevole che non si può diagnosticare un narcisismo covert dopo la lettura di una pagina di blog, per quanto ben scritta… ma, preoccupazioni di correttezza scientifica a parte, tutto corrisponde, e mi ha fornito risposte a domande che ancora mi angosciavano. E’ stata una scoperta molto molto importante per me.
Quando avevo letto per la prima volta quella descrizione, stavo applicando un rigoroso no contact e avevo avviato un percorso psicologico da circa due mesi e mezzo. Avevo già attraversato le fasi 1, 2 e 3 così ben descritte qui sopra e finalmente cominciavo a stare molto meglio, ma ero ancora in fase di “drenaggio emotivo” (efficacissima espressione!) e mi chiedevo se quella rabbia sarebbe mai finita, se avrei avuto delle ricadute… Adesso sono passati altri due mesi e mezzo e “festeggio” un mese intero dall’ultima volta in cui sono stata assalita da pensieri rimuginanti. I pensieri che prima mi straziavano di dolore sono ancora spiacevoli, ma hanno perso quella carica atroce e sono diventati ricordi. Come capita ai convalescenti, ogni piccola soddisfazione mi sembra più intensa e ogni affetto prezioso e degno di cure (uno di questi affetti in particolare, poi, sta diventando davvero davvero speciale…). Mi sento in un periodo bellissimo della mia vita.
E quindi… volevo appunto condividere la mia esperienza con chi adesso si trova a leggere e rileggere queste pagine in preda alla sofferenza, per testimoniare che alla fase di rinascita ci si arriva. La descrizione della fase 8 non è una di quelle “foto dopo la cura” che accompagnano le pubblicità di diete miracolose: è una realtà. E arrivarci non è neanche – io avevo molta paura che fosse così – una mesta rassegnazione a una quotidianità sciapa, con i nostri scintillanti sogni d’amore relegati nel passato: è davvero una rinascita, a una nuova vita che può essere ricca di emozioni coinvolgenti, non così violente (e per fortuna!) ma più solide, appaganti e varie di quelle che abbiamo vissuto prima.
Un affettuoso abbraccio a tutti e un profondo ringraziamento alla Dott.ssa Michelini per l’eccellente materiale che mette a disposizione in questo blog.
grazie per la sua splendida e preziosa testimonianza.
Ua grazie
Ho pianto, l’ho lasciato due settimane fa dopo 6 anni di fidanzamento e 9 mesi di convivenza, grazie delle parole di conforto, mi hai fatto bene al cuore.
Grazie davvero. Le storie di rinascita sono rassicuranti
Scrivo anche io per lo stesso motivo, ringraziando Mir per la testimonianza. Scrivo quello che avrei voluto leggere anni fa, ma ripensandoci sono quasi certa che se lo avessi letto allora non avrei voluto crederci, perché per anni non ho voluto vedere quello che era evidente a chiunque, tranne me. Ho trascorso 15 anni con un uomo, che poi ho sposato, che incarna in ogni dettaglio il narcisista patologico, e la definizione di “trauma” descrive pienamente quello che si subisce.
Sono stati gli anni più bui della mia vita. Buio è proprio il termine che più si addice alla mia vita con lui. A parte i primi 2 anni di finto idillio, dopo è cominciata una giostra senza senso.
Ho scoperto oggi questo blog, e posso dire che ogni parola della Dottoressa descrive la mia vita negli ultimi 15 anni: un viaggio vertiginoso e folle sulle montagne russe, in un giro che non finisce mai, mai, e continua a girare, a girare…15 anni di bugie, tradimenti seriali, abusi psicologici, sfruttamento emotivo, in cui tutto valeva e tutto cambiava continuamente, pur restando sempre uguale. Ho annesso alla mia quotidianità eventi e circostanze che mai nella mia vita avrei accettato, alle quali mi sono assuefatta perché mio marito me le imponeva come normali…la sua frase ricorrente era “succede”; io ero troppo rigida, troppo schematica, troppo “moralista”. La Dottoressa tocca corde profondissime, che tutte noi abbiamo dovuto imparare a riconoscere e di cui abbiamo dovuto prendere coscienza, per salvarci la vita. La terapia mi ha aiutata in un percorso lunghissimo e dolorosissimo di elaborazione.
Non accetti di essere stata così debole, non accetti di essere stata manipolata, non accetti di aver amato disperatamente una persona così indegna e marcia e scellerata, non accetti che sia successo PROPRIO A TE, che sei una brava persona; ti colpevolizzi di ogni cosa, ti senti inadeguata, ingenua, incapace di difenderti, esposta a ogni pericolo come una povera deficiente.
Io purtroppo ci lavoro, con mio marito, e quando, dopo essere andata via di casa da quasi un anno, ho attuato il no contact l’ho bloccato dappertutto perchè da un anno diceva di voler salvare il matrimonio, mentre andava a letto con chiunque, e FACEVA cose completamente opposte a quello che DICEVA.
Lui, allora, ha cominciato a torturarmi al lavoro, unico luogo di contatto, svalutando ogni mia funzione e facendomi sentire sempre inadempiente.
Mi ripeto ogni giorno quei mantra: io so chi sei, perchè lo fai e io non sono come te. Ogni giorno ricevo mail accusatorie, in cui mi dice che sono negligente, che avrei dovuto fare questo e quello…mentre tutte le persone che gestisco mi danno quotidianamente segnali di stima e apprezzamento. E’ difficile reprimere l’istinto di dire, come un fiume in piena, tutto quello che vorrei dire, ma sto imparando a farlo. Sto imparando a riprendere in mano la mia vita e ricostruire le mie certezze, e tutto quello che ho perso di me in questi anni. E’ vero, non si è più le stesse persone di prima, e forse è giusto così. Si diventa persone più forti, più resilienti, più sicure, tutte cose meravigliose per cui abbiamo pagato un prezzo altissimo.
Ma va bene così. Un abbraccio a tutti,
Dopo 8 anni di fidanzamento e 20 di matrimonio con un np mi sa che qui vi batto tutti… alla fine x sopravvivenza mi sono decisa… Mi ha messo contro i 3 figli provando ad annientarmi come madre oltre che come moglie, con un cinismo terribile.. Non auguro a nessuno quello che ho passato. Un incubo. Ma sono viva, serena, anche se a volte sola. Ho pagato un prezzo altissimo.
Eppure mi dici ho fatto bene!!! Non volevo più piangere!!! Il trauma ripetuto è stato forte, e non riesco proprio dopo 3 anni a immaginarmi con un altro uomo…. Ho avuto solo lui nella mia vita… e solo questo mi fa sentire un po’ … Non desiderabile… solo questo
io mi trovo adesso in questa situazione.. mi ha messo contro mio figlio e sto passando un incubo….
Splendido articolo. Ho capito di essere stato insieme ad una narcisista 4-5 mesi dopo che mi ha mollato (la relazione è durata10 mesi). C’è però un piccolo particolare: è una collega di lavoro e purtroppo la vedo spesso. Finalmente sto rinascendo ma con lei come mi devo comportare? Ignorarla, parlarle il meno possibile, parlarle come se nulla fosse senza farle capire che ho capito che è una narcisista ecc…..ho saputo che sta frequentando un altro.
Grazie in anticipo dei preziosi consigli.
Il mio NP addirittura mi ha portato dai genitori e ha dato la caparra per comprare una casa insieme. Ma come è possibile?
Dopo 12 anni di relazione, di cui nove di convivenza (di cui 5 e mezzo di matrimonio), mi ha lasciato da un giorno all’altro dicendo che era infelice. Il giorno prima era tutto un amore e cuore.
Ho capito che è sicuramente un narcisista sia dal fatto che, nonostante sembri un uomo molto sensibile, non è per niente empatico, sia dalle sparizioni che faceva prima della convivenza per motivi banali (senza mai affrontare una discussione).
Pretendeva di mantenere un rapporto con le sue ex adoranti(lo faceva anche di nascosto) e poi, ovviamente, alle mie recriminazioni, mi diceva che ero pazza, troppo gelosa, ecc.
La cosa che mi lascia di stucco è come riesce a “vendersi” benissimo agli altri che lo vedono appunto come un uomo di una sensibilità rara. In particolare, i suoi amici (da cui, nell’ultimo atto della sua recita, mi ha accusato di averlo allontanato) lo vedono come una bravissima persona (e, penso, me come la strega), non sapendo che di loro veramente non gliene può fregare di meno! non li sente non perché, come probabilmente dice lui, gliel’ho impedito io (notare che ero quella che cercava i contatti con loro..) o perché è un uomo molto impegnato (quante ore su quel divano a guardare la tv..), ma proprio perché non gli importa.
Solo che a loro ha sempre e solo fatto vedere la maschera, una delle tante, e non ci potrebbero credere neanche se glielo raccontassi la squallida persona che riesce ad essere.
La sua famiglia (quello che ne rimane, visto che il padre è peggio di lui) è come lui. Padre e sorella sono due personaggi assolutamente non inclusivi, concentrati solo su loro stessi ed impegnatissimi a criticare chiunque sia esterno al loro magico trio (quante cattiverie ho sentito uscire dalle loro bocche riguardo cugine , mariti , figli di cugine, ecc.).
Ora inizio a stare meglio, capisco che il problema ce l’ha lui e a me li ha indotti lui. Spero molto in un futuro positivo in cui troverò di nuovo il mio prezioso equilibrio.
Vi abbraccio tutti/e, ce la faremo!
Ha incontrato un cavallo di razza.. un covert importante….mi spiace molto.
Mi trovo nella stessa situazione da due mesi,solo che il mio partner mi ha sostituito con un’altra e io sono rimasta sola dicendomi che sono stata uno sbaglio e che adesso lui è cambiato,che sta bene con questa persona ed è felice..pensa ha instaurato una relazione buttandomi fango che ha indotto anche la sua attuale ragazza a bloccarmi ecc..adesso lui è felice e io ci sto molto male!Perchè mi sta facendo sentire uno schifo!Me l’ha anche detto a voce che sono stata il suo sbaglio più grande
Io sono letteralmente distrutta dopo la fine di rapporto con una persona con tratti narcisisti e border, ho provato a difendermi come ho potuto. All’inizio mi dipingeva come la sua donna ideale, la donna della sua vita. È stato capace di gesti eclatanti e più lo respingevo più lui provava a mostarmi il suo amore. Parlava di figli e famiglia già dopo pochi mesi. Poi inizio a scoprire le bugie, giuramenti fasulli, e lui che nel momento di maggiore fragilità mi “confessa” tutto e scopro un’altra persona. Sono stata dilaniata dal dolore, ho inziato a soffrire di panico, la mia insicurezza è salita alle stelle, scoppi di rabbia per i quali mi vergogno, ma sono rimasta… Perché prometteva che voleva essere diverso che avrebbe fatto un percorso che sapeva ciò che voleva, che mi amava. Nell’ultimo periodo ho avuto insonnia perdita di peso non riuscivo più a concentrarmi sul lavoro. Lui alternava momenti in cui piangeva a momenti di totale distacco freddezza e io avevo sempre piu paura, sempre più il terrore che ci sarebbe stata un’altra bugia, un altro tradimento, avevo sviluppato una forma di gelosia e controllo ossessivo, la paura di non essere abbastanza la ricordo chiara. Sono arrivata ad accettare per lui l’inaccettabile e questo mi procurava rabbia e disprezzo in primis verso me stessa. Verso la fine del rapporto lui si impegnava come se fosse un compito e io piangevo cosi tanto proprio perché lo sentivo distante e avrei soltanto voluto indietro la persona che avevo conosciuto all’inizio. È stato terribile il pensiero che non fosse vero nulla.. Un giorno all’ennisimo litigio e al mio ennesimo basta lui è andato via, dopo pochi giorni ho saputo che era già sui vari social e siti di incontri…io invece sono ancora a distanza di settimane a pezzi è come se non sapessi più chi sono. Sono supportata a livello psicologico ma non è abbastanza, la sua vita va tranquillamente avanti e meglio di prima, io sono in pausa,non riesco ad andare avanti. Non lo cerco ma lo penso ogni giorno e lo so è assurdo io ho passato giorni infernali, lui non mi ha cercata è andato avanti con la sua vita. In pochissimi giorni ha cancellato l’amore piu grande che diceva di aver incontrato. Mi sento una povera stupida per essere rimasta e per le conseguenze che sto riportando sulla mia pelle.
Sei anni dietro a un uomo conosciuto subito dopo la separazione. Lui impegnato e per tutto questo tempo mi un tira e molla pazzesco in cui non si capiva mai cosa volesse fare. Finalmente la scorsa estate ha iniziato a distaccarsi dalla sua compagna dando il via al mio calvario. Io ho due figlie e e lui entra ed esce da casa mia a suo piacimento, incolpandomi sempre di non essere mai abbastanza brava a farlo sentire a suo agio e di essere quindi la causa delle sue continue fughe. Si è messo in competizione con le ragazze, in particolare con l’adolescente. Mi metteva sempre a scelta tra lui e il mio senso materno (dall’accompagnarle a scuola all’aiutarle a fare i compiti o al fare loro le coccole, sempre con la scusa di farsi promotore della loro indipendenza che io col mio comportamento inibivo) . Mi metteva sotto ricatto, ogni volta che i miei comportamenti entravano in contraddizione con lui si faceva le borse e minacciava di andarsene. Ho passato nottate buttata per terra implorandolo di restare. Sono arrivata a picchiarlo e morderlo quando si faceva le valigie (un giorno sì e uno no). Ho sopportato per 4 mesi l’umiliazione di sentirlo al telefono con la sua ex che lo implorava di tornare e lui che la consolava andandola a trovare o dormendo a casa sua col loro gatto quando lei partiva. Dopo 4 mesi di convivenza ancora non mi aveva nemmeno registrato sul suo telefono per paura che lei lo scoprisse. Ora è più di un mese che è tornato da lei, dopo dopo avermi fatto camminare sulle uova per 4 mesi. Ogni giornata passata senza discussioni mi faceva tirare un sospiro di sollievo, con l’ansia di cosa sarebbe potuto succedere il giorno dopo.Ogni piccola controversia diventava motivo di discussioni apocalittiche, lunghi silenzi, intimità negata anche dietro le mie suppliche di fare pace. Mi cacciava se provavo ad accarezzarlo.Adesso lui vorrebbe rientrare, ma alle sue condizioni: avere voce in capitolo nell’ educazione delle ragazze(che io non sono stata in grado di dare loro, e se adesso a casa mia c’è qualche regola in più ovviamente lo devo a lui!) e devo sopportare il suo graduale distacco dalla ex, per cui se lei lo chiama io devo tacere e sopportare tutte le sue richieste più assurde! Non posso pretendere che lui le dica subito della mia esistenza. Sto seguendo una terapia da gennaio ma ogni volta non ricaderci è impossibile. Lui ritorna a piccoli assaggi. Mi ha relegato di nuovo al ruolo di amante. Io un giorno lo odio e gli dico che non voglio più sentirlo e il giorno dopo lo richiamo ricoprendolo di insulti, poi se viene all’improvvisio cedo come una bambinetta alle sue lusinghe e così fino ormai a non riuscire più a dormire per più di 5 ore o andare di continuo sui loro profili fb o davanti al lavoro della sua donna per cercare non so cosa, di stabilire un contatto con la sua realtà. insomma. mi sembra di vivere contemporaneamente tutte le fasi elencati nell’articolo
Vorrei riportare la mia esperienza, che ricalca molto di quanto presentato in questo articolo, anche per dare un segno di speranza a chi si trova in una situazione simile. Sono stato anche io vittima di una narcisista e, passo a passo, ne sto uscendo. Credo di essere in una fase che sta tra la 5a e la 6a, anche se le fasi non sempre sono così distinguibili e separate tra loro. E’ un processo lungo e a volte difficile, ma non significa che non sia percorribile.
Iniziai la relazione con questa persona un po’ all’oscuro da tutto e tutti. Lei infatti stava con un ragazzo con cui diceva di non trovarsi bene e chiaramente non voleva si sapesse della nostra frequentazione. La relazione rimase nascosta per qualche mese, mentre io diventai sempre più coinvolto e preso da lei (che nel frattempo si lasciò col ragazzo). Lei sembrava perfetta. Sembrava, appunto. Di punto in bianco, di ritorno da un viaggio studio, mi mollò per tornare dal suo ex. Passai da uno stato di estasi, al più profondo oblio nel giro di pochi giorni. Un giorno lei era coinvolta ed innamorata e pochi giorni dopo l’opposto. Ero totalmente disorientato, non riuscii a capacitarmi di cosa stesse succedendo e del perché.
(fase 1)
Cominciai a chiedermi dove avessi sbagliato, cosa avessi fatto di male. Mi convinsi che io non fossi abbastanza per lei e per questo mi avesse lasciato. La mia autostima, già bassa da sempre, era a quel punto ai minimi storici. In breve tempo cominciai a vivere in uno stato altalenante tra angoscia e depressione, dormivo malissimo, ero diventato apatico ed insensibile alle vicende del mondo, al lavoro ero un automa. In macchina, sotto alla doccia, e più in generale quando ero solo, piangevo. Io, ostinato, raccontavo menzogne a me stesso pur di soffocare il mio intuito che mi diceva di lasciare andare. I campanelli d’allarme c’erano, ma io li ignoravo, oppure li negavo.
Poi, per fortuna provai a ritrovare me stesso con l’aiuto di una psicoterapeuta. Finalmente seguii il mio istinto. La terapia inizialmente mi aiutò a capire certe dinamiche, e ad essere oggettivo ripensando a quanto era accaduto. Avevo la conoscenza, ma non ancora la comprensione. Questa sarebbe arrivata più in là.
(fase 2)
In quel periodo mi ritrovavo ancora ad idealizzare la mia ex, e, nonostante tutto, a voler tornare con lei. Era sempre al centro dei miei pensieri. Poco tempo dopo ci riavvicinammo, sempre all’oscuro di tutti, ma io continuai gli incontri con la psicoterapeuta.
Era la prima (ed ultima) volta che ci riprovai con la mia ex, credo che tutti meritino una seconda chance. Subito notai qualcosa che non andava. Chiaramente la relazione per me non poteva essere più quella di prima, ma grazie all’aiuto psicologico, avevo ora aperto gli occhi: ciò che non andava era che io non mi fidavo più di lei. Fu la prima vera presa di coscienza. E fu uno sforzo immane per me, che da sempre metto la fiducia ed il rispetto al primo posto, ammetterlo. Provammo comunque a ricostruire qualcosa, ben cosciente che non sarebbe mai stato come prima; sicuramente diverso. Diventò tutto più difficile, tra continui alti e bassi dettati soprattutto dal suo stato d’animo. Le sue parole non corrispondevano mai ai fatti ed alle azioni, e non si assumeva mai le proprie responsabilità.
(fase 3)
Cominciai finalmente a capire chi avessi realmente davanti. Non sempre mi fu chiaro, ma a quel punto sorse prepotente in me la domanda: come posso odiarla ed amarla allo stesso momento? La risposta sarebbe arrivato solo dopo aver preso totalmente coscienza: io amavo la versione idealizzata e finta, la maschera; odiavo la vera persona, il narciso.
(fase 4)
Cominciai a documentarmi sempre di più riguardo al narcisismo, ed ogni giorno capii meglio i suoi atteggiamenti. Riuscivo a comprendere, proprio mentre accadeva, come nelle discussioni lei cercasse sempre di raggirami, di farmi sentire in colpa, di mettere me in cattiva luce per le sue stesse azioni/atteggiamenti. Ero da una parte deluso, ma da un’altra euforico e contento, per aver compreso la reale persona che avevo davanti. Finalmente avevo capito CHI avrei, da lì a poco, lasciato.
Ecco che oggi mi ritrovo ad avere grande risentimento nei suoi confronti, profondo disgusto ed a volte rabbia. Non provo vergogna per mia fortuna, ma solo una grande delusione nel sapere che si può essere profondamente feriti e delusi dalla persona di cui ti dovresti fidare di più al mondo. Per questo, scottato dall’esperienza, ad oggi fatico a pensare che un giorno io possa tornare a fidarmi ancora di qualcuno. Spero di progredire in questo percorso, e sono confidente che prima o poi lascerò tutto questo alla memoria, conservando però preziosi insegnamenti.
Grazie mille per le preziose parole. Dopo 7 anni di relazione sto iniziando a chiamare le cose con il loro nome. I miei disagi, le mie ferite, ciò che mi ha fatto. Mi documento moltissimo, e mi sono aperta con le persone con cui ho un rapporto sano come la mia famiglia (che sto perdonando per le mancanze dell’infanzia) e gli amici veri. Sono andata in terapia, è la cosa migliore che potessi sperare. Grazie alla mia psicologa sto imparando ad uscire dal barattolo in cui il mio narcisista mi aveva intrappolata, come un piccolo bruchino cresciuto in uno spazio angusto e con un solo forellino per l’aria. Oggi, piano piano sto imparando a diventare quella farfalla che ero destinata ad essere, che meritavo di essere. Non sono ancora in grado di volare, ci vorrà tempo, sarà doloroso. Il suo macigno era troppo pesante, mi ha sfinita ed asfissiata, ma mi sono trascinata il più lontano possibile da lui. Mi ha fatto sentire cattiva, egoista, superficiale, sola, pazza, stupida, imbranata, come se non potessi vivere da sola e lui unico padre e salvatore.
Ho ancora tantissimo lavoro da fare, ogni tanto ricado in me stessa e penso che forse sto esagerando, che lo sto trattando come un mostro, che dopotutto lui ha solo molto sofferto, che forse non mi ricordo bene, oramai non distinguo ciò che è realtà, e non ricordo niente della mia relazione con lui, come un amnesia. Mi auguro di essere abbastanza forte e di avere il coraggio di preservarmi. Lo auguro a tutte. In bocca al lupo
Mai letto commento più realistico di questo sulla sofferenza che si passa se un narcisista lo ami veramente….
Probabilmente l’articolo più completo che io abbia mai letto negli ultimi 5 mesi.
Grazie di vero cuore per la spiegazione in dettaglio di tutte le fasi, ho riconosciuto esattamente dove mi trovo,è un periodo per me ancora duro sono passati poco più di 5 mesi e non nascondo di avere ancora tanti dubbi e tanti sensi di colpa in relazione a quanto accaduto. Al momento la parte razionale ,che da una spiegazione logica al comportamento di quella persona e di come sia andata la relazione stenta ad avere la meglio sulla confusione che mi è stata piantata nella mente e che è germogliata fin troppo rigogliosamente.
Mi ci vorrà del tempo ma questo articolo,unito comunque al lavoro che sto facendo su me stesso con la terapeuta (perché che ci piaccia o meno se noi vittime abbiamo lasciato che queste persone ci facessero queste cose, abbiamo da aggiustare qualcosina ) mi aiuterà e lo leggerò ogni volta che sarò giù di morale.
Complimenti ancora una volta anche per i riferimenti musicali ed ancora una volta
grazie.
Io ci sono passata nel 2020 il mio ex narcisista ha deciso di mettere fine alla nostra relazione.
Lui all’inizio mi faceva il “love bombing” mi riempiva di messaggi e attenzioni poi quando siamo andati a convivere pian piano ha smesso…
con lui ho avuto una gravidanza anembrionica con aborto interno a inizio gravidanza(l’embrione si è riassorbito non ho avuto bisogno ne del raschiamento ne di farmaci)
mi aveva allontanata dai miei genitori e dalle mie amiche.
Adesso da Settembre sono tornata a casa con i miei genitori
mi ha rubato 6 7 maglioni e 1 pantalone e il misuratore della pressione
mi ha lasciata all’improvviso con messaggi whatsapp
mi faceva sentire inutile e disabile anche sua madre…
ne avrei di cose da dire dovrei scrivere un libro
Questo è l’articolo più completo che ho letto.
Il mio ex compagno mi ha lasciata a Dicembre 2020, io ancora piango.
Con lui ho fatto una convivenza e ho avuto una gravidanza anembrionica non portata a termine
lui mi ha fatto un abuso narcisistico
vorrei uscirne
lui dopo avermi lasciata dopo 2-3 mesi ha cercato di riagganciare in amicizia, io ho risposto ai suoi messaggi ma poi mia mamma si è accorta che lui mi scriveva dato che adesso sono tornata dai miei voleva che uscissi con lui a mangiare una pizza o a bere qualcosa in amicizia mia mamma l’ha chiamato e gli ha detto di non scrivermi più che se mi vuole davvero bene come dice di non farmi soffrire un’altra volta e non mi ha più scritto.
Ha tentato di riagganciare prima della morte dello zio che io avevo seguito per lavoro e che ci ero molto legata… ha tentato di riagganciare quando suo zio si trovava in fase terminale della malattia, sono profondamente delusa e davvero molto molto triste. Mi manca lui e tutto. Però mi dico non ci pensare devi essere forte distraiti… sto soffrendo tantissimo, anche sua mamma mi mortificava.
Wow…sembra che tu sia stata con me nei miei infiniti10 anni di tossicità. Dunque sono alla fase 6/7 da più di un anno ormai sebbene divorziata ecc.. sono proprio qui che mi chiedo… guarirò mai dai danni emotivi che mi ha creato? Rimarrò single X sempre? Troverò qualcuno che potrà amarmi X quel che sono? Potrò mai rivivere il mio stupido romanticismo? X quanto ancora deve drenare questa ferita? Quasi 44 anni ma torno a farmi stupide domande da 15enne??!? Aimé che pazienza
Cara Dottoressa il suo articolo esprime chiaramente le terribili fasi che dobbiamo attraversare per uscire da questo inferno… Ma mi chiedo .. ne usciremo veramente?
Lei ha dato una chiara visione dei fatti e per Chi attraversa anche solo una di queste fasi è un Dolore pazzesco.
Grazie per aiutarci in questo percorso.
grazie a te
Beh io vinco un po’ la gara delle dipendenti affettive … Dopo un matrimonio naufragato (con un narcisista diciamo overt…. pesante ma non tantissimo nocivo sul piano emotivo….. sicuramente non un buon padre conosco un uomo che si presenta come padre perfetto, compagno perfetto. Accudente, sensibile, generoso, perfetto (lui si autodefiniva un santo addirittura). Diceva di avere una ex moglie disturbata della quale in qualche modo doveva occuparsi. Così come del figlio. Per mia figlia era una specie di padre migliore di quello vero. Ogni tanto spariva ma… Per caso ho scoperto che faceva viaggi vacanze non solo col figlio ma anche con la moglie. Invece di lasciarlo ho insistito, presa dalle sue spiegazioni. Ed è iniziato un pendolo durato ben 16 anni., Di giornate di festa da sola. Natali da sola. promesse non mantenute. Di cui mi vergogno ma al “santo” tutto era consentito, d’altronde a suo dire lo faceva a fin di bene. Ogni volta che cercavo spiegazioni minacciava di lasciarmi dicendo che ero paranoica e che non lo facevo respirare. Scuse, bugie. Sempre. Fino ad uno squallido epilogo. Lui che dice “ti amo” alla moglie davanti a me. Dicendo che non aveva significato. E la sparizione senza dare spiegazioni. Salvo poi riprovare a ripescarmi quando scoprì che (fortunatamente) avevo iniziato un’altra relazione. Sono in terapia da 2 anni e la terapista mi sta aiutando molto oltre alla persona con cui ho la relazione ma è difficile….sento che non tornerò ad essere quella di prima…. ci sto provando. Grazie per l’articolo e per le testimonianze