Narcisismo e Sessualità: che funzione ha il sesso per i/le narcisisti/e? Scopri cosa significa il sesso per un/una narcisista.
Sigmund Freud ha utilizzato la metafora del mito di Edipo, per descrivere una fase primitiva dello sviluppo psico-sessuale e cioè quella in cui l’energia libidica è rivolta sul soggetto (se stessi) anziché su un’altra persona (oggetto).
Nel narcisismo “sano” vi è la tendenza a cercare se stessi nell’altro al fine di ottenere indirettamente conferme del nostro valore e della nostra esistenza amorosa (siamo degni di amore e siamo amabili perché ci riconosciamo nell’altro).
Nel narcisismo patologico invece, vi è la tendenza ad utilizzare l’altro esclusivamente per ottenere rifornimento narcisistico (energia) sia a livello affettivo che sessuale, senza però accedere mai a una dimensione più matura della sfera affettiva e sessuale, che implica ambire all’intimità, alla condivisione e alla conoscenza dell’altro.
I narcisisti sono molto più preoccupati della loro immagine (estetica, lavorativa, sociale) che dei valori e dei sentimenti (cosa sentono loro o sente l’altro) e questo a causa della carenza empatica; nel tentativo di adeguare se stessi/se stesse ad un “Falso Sé” (spesso costruito su stereotipi di genere/ status symbol appresi in famiglia e/o nella società: forza, indistruttibilità, bellezza, salute estrema, giovinezza, soldi, potere, successo, autosufficienza…) perdono di vista chi sono realmente e rischiano pesanti depressioni e crisi di identità, soprattutto dopo i 40 anni.
Alexander Lowen sostiene che i/le narcisisti/e pur di dimostrare a se stessi e agli altri che quell’immagine di grandiosità, quel Falso Sé esiste realmente, negano ogni sentimento (a se stessi e agli altri) che vada in dissonanza con questa immagine.
Per questo i loro legami affettivi possono anche essere duraturi e apparentemente passionali, ma in realtà paragonabili ad una finzione scenica, perché basati su un principio di non autenticità emotiva e sull’incapacità di capire e sentire l’altro, che di fatto esiste nella misura in cui lo/la accontenta e risponde alle aspettative più o meno chiare di come dovrebbe comportarsi o essere in quella situazione.
E’ per questo che le relazioni tra narcisisti sono caratterizzate da un alto livello di conflittualità e incostanza, che di fatto seguono l’andamento umorale degli stessi e del passaggio (quasi sempre ciclico) da fasi di idealizzazione a fasi di svalutazione completa.
Da queste premesse si comprende come la sessualità in ambito narcisistico risenta dell’immaturità psichica dei soggetti che la agiscono, ma anche dell’esigenza di salvaguardare la propria immagine grandiosa e di approvvigionarsi di energia psichica attraverso l’incontro con l’altro, considerato tuttavia un adorante spettatore più che un attore co-protagonista.
E’ per questo che i/le narcisisti/e all’apparenza possono apparire sicuri/e di sé, liberi/e sessualmente e anche esperti/e, ma queste abilità rientrano più nell’area soggettiva che intersoggettiva, perché nell’altro ricercano uno specchio, una conferma del proprio valore, della propria seduttività e capacità di far stare bene l’altro più che un reale scambio, in cui mettersi in discussione, in cui esserci…
Ecco perché nel sesso coi narcisisti avrete la sensazione di vedere un bel film, ma proverete quel senso di stupore, ansia, misto ad incredulità riguardo l’esagerazione con cui viene vissuta la performance.
Le donne si mostrano sessualmente attive e libere, anche nel vestiario o nel modo di porsi sembrano volersi presentare come oggetti sessuali, ma poi una volta ottenuta l’attenzione dell’uomo, questa “conferma” le indispone e di fatto puniscono il partner negandosi o mostrandosi nel rapporto molto fredde, distaccate e di fatto non abbandonandosi al partner né tantomeno all’orgasmo.
L’ostentazione della virilità e/o della femminilità è quindi più un’esibizione finalizzata al “guardare ma non toccare” che un reale invito alla condivisione.
Nel maschio questa particolare forma di narcisismo viene definito “fallico” perché si riferisce in particolar modo alla relazione tra il fallo (come simbolo di potenza e forza maschile) e l’Io, ma anche alla volontà del narcisista di imporre ed esibire il fallo, quale elemento di orgoglio che merita l’ammirazione generale del pubblico.
Questa esigenza di ostentare il fallo, sopperisce ad ansie di castrazione e complessi di inferiorità risalenti all’ età infantile oppure di contro è la ripetizione di un gioco seduttivo-incestuoso che le mamme dei narcisi spesso riservano ai loro figli.
Se incastonate in determinati cliché culturali, queste madri esaltano il maschio tout court solo perché maschio o ammirano il fallo dei loro figli, fino anche ad età in cui sarebbe preferibile smettere: ..”bello il pisellone di mamma!… con quel pisellone li che ci fai”.. di chi è questo pisellone?”..
Nella mia carriera clinica ho ascoltato vari racconti di madri che hanno fatto la doccia ai loro figli maschi fino a 12/13 anni e che ad oggi che ne hanno 45, ancora servono i loro principini come avessero 2 anni.
Di contro abbiamo padri simbiotico-seduttivi che (come le mamme di cui sopra) compensano aspetti affettivi carenti con il/la partner erigendo la figlia a “suo unico vero amore”, idealizzandole gravemente e che pur di accontentare le loro principessine, sono disposti a comportarsi come principi azzurri o eroi, purché appunto le loro “bambine” non li lascino e/o “tradiscano” con altri uomini.
In età adulta la ricerca dell’ammirazione e della grandiosità hanno la funzione di bilanciare l’aspetto depressivo sottostante.. anzi il sesso diventa la droga con cui evitano di confrontarsi con la sessualità ed è per questo che molto spesso nelle relazioni caratterizzate da abuso narcisistico, si fa fatica a distaccarsi da un/una partner narcisista, perché nessuno come un/una narcisista può farvi specchiare nelle vostre fantasie e/o mettersi a vostra disposizione come un oggetto al fine di realizzarle, catapultandovi in una dimensione di confusione e ammaliante seduzione psicologica.
Questo perché hanno imparato a conformarsi sulle esigenze degli altri sin da bambini, per ottenere un amore, che di fatto dovrebbe essere gratuito.
La necessità di “drogarsi” di sesso, di ricercare partner che li ammirino, li corteggino e li seducano o da sedurre spinge spesso i narcisisti a perdere di vista il senso più vero dell’amore, dei legami veri e ancora più spesso a restare soli, dato che tutta l’energia è impiegata su se stessi e su rapporti superficiali o vacui che tuttavia lo/la fanno sentire attraente piacente e seducente.
Questi rapporti superficiali sono vissuti nella ricerca o l’ostentazione di uno stile di vita improntato sull’avere: soldi, potere, regalie, edonismo e tutto ciò che possa essere mostrato come trofeo o indossato quale medaglia o orpello.
Nei casi più gravi (narcisismo patologico) la sessualità è utilizzata per punire o incastrare il partner: l’atto sessuale viene vissuto come strumento di possesso umiliazione e distruzione dell’altro.
Secondo la psicoanalista Alice Miller il/la narcisista finge di essere qualcun altro nel tentativo di trovare se stesso; dato che non ha potuto contare sul rispecchiamento da parte dei suoi genitori anaffettivi o indisponibili, vaga in eterno come uno zombie nel tentativo di trovare se stesso/se stessa in un’altra persona. Questa persona dovrebbe assolvere alla funzione di rispecchiamento emotivo materna finalizzata alla costruzione di una sana autostima ed empatia e lui/lei è abituato/a ad incarnare qualsiasi ruolo pur di attrarre l’attenzione di mamma e papà, perde definitivamente la sua identità e avverte un senso di vuoto interiore, di non contatto con se stesso e col mondo esterno.
Il contatto con se stessi e il mondo esterno passa infatti attraverso il CONTATTO e il rispecchiamento intersoggettivo con il proprio care-giver.
Se questo è stato assente (non ti vedo) oppure incentrato su un immagine che il genitore si è costruito del/della bambino /bambina (ti vedo solo se hai successo), il/la bambina da adulto/a proseguirà a cercare quella sensazione.
Io esisto perché tu MI VEDI.
I narcisisti vogliono essere soprattutto VISTI.
Per i narcisisti il sesso è quindi solo un altro strumento per ottenere attenzione e adulazione e la fase iniziale di corteggiamento e love bombing è spesso accompagnata dal SEX BOMBING (messaggi, foto, video erotici…).
Una volta ottenuto ciò che desiderano passano alla fase di svalutazione e abbandono per poi ricominciare, sempre che vi ritrovino così lontani (come lo erano i genitori) da maturare masochisticamente il desiderio di raggiungervi.
Parte quindi il gioco del gatto e del topo, in un’estenuante danza, in cui neanche voi potete essere voi stessi/e potrete ottenere attenzioni solo se vi adeguate al gioco.
Il partner esiste nella misura in cui accontenta il/la narcisista e quando questo non è possibile i narcisisti tradiscono o evadono, senza provare alcun senso di colpa, anzi si sentiranno legittimati dalle mancanze dell’altro nei loro confronti.
Il sesso è usato a scopo essenzialmente manipolativo, soprattutto dalle donne.
Nella donna il narcisismo è sempre fissato alla fase edipica, ma si basa sulla ricerca assoluta dell’autonomia dall’uomo in conflitto con la seduttività estrema, utilizzata per avere il controllo su di esso.
Il conflitto edipico (di Elettra) femminile si concentra su una delusione infantile paterna o nella coppia genitoriale che genera una ferita narcisistica di abbandono e vulnerabilità: la narcisista desidera essere amata e riconosciuta dall’uomo quale simbolo paterno salvifico e considerando il fallo come simbolo di forza e autonomia, inconsciamente vorrebbe essere come lui, possederlo, tuttavia per confermare a se stessa la sua totale autonomia dal padre e dal maschile, deve perseguitarlo e distruggerlo.
I questo senso il narcisismo maschile è più orientato all’auto-erotismo mentre quello femminile alla seduzione e alla dipendenza sessuale, dato che nella donna la presenza dell’altro è fondamentale al fine di essere “riconosciuta” degna di amore da quel genitore che l’ha abbandonata e rifiutata (oppure l’ha amata troppo e lei non trova un eroe degno del padre) e di conseguenza lei ha codificato inconsciamente questa realtà quale sua colpa “non vado bene”.
Il narcisismo ha sicuramente a che fare con l’insicurezza e la ricerca di approvazione, ma nella donna, questi aspetti sono più marcati poiché rinforzati dalla cultura.
La donna viene educata alla dipendenza psicologica/affettiva , a curare la sua immagine estetica e questo apprendimento passa purtroppo attraverso gli stereotipi di genere e di coppia che si basano sui concetti masochistico sacrificali e sull’immagine dualistica della donna come oggetto sessuale o angelo del focolare (santa o puttana): la donna è debole, la donna non deve gioire, ma nasce per asservire, nutrire i figli.. sedurre far godere l’uomo…etc…
Risultato: io esisto come donna solo se mi identifico con un uomo o con il suo soddisfacimento (perché lo soddisfo).
Stesso destino (dipendenza affettiva) capita spesso agli uomini con madri abbandoniche gravemente disfunzionali, borderline, malate/depresse o narcisiste patologiche o padri narcisisti patologici e violentemente repressivi e svalutanti.
In questa situazione anche l’uomo cade nella trappola del dover apparire ostentare forza e un’ immagine di perfezione finalizzata a compiacere l’altro.
La sessualità narcisistica è quindi strumentale e finalizzata ad ottenere le attenzioni e l’ammirazione dell’altro o una conferma della forza del proprio Io.
Ostentazione, strumentalizzazione del corpo, perfezionismo, ossessività implicano un grande dispendio di energia, che di fatto, viene tolta alla sfera relazionale, alla costruzione di un Io sano e alla sedimentazione di rapporti veri e tangibili.
Per questo motivo la vita di questi soggetti apparentemente stimolante e piena di successo è caratterizzata in realtà da una profonda solitudine ed isolamento.
I sentimenti di depressione e svalutazione, si alternano all’arroganza, alla maniacalità e all’atteggiamento di superiorità che cela in realtà insicurezza e gravi compromissioni dell’autostima.
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mangnifico articolo! Capitato proprio nel momento giusto nel quale cercavo conferme circa i comportamenti assurdi della mia LEI ovviamente NP, secondo le mie osservazioni circa i suoi comportamenti. Ho sempre perdonato ingiustamente le sue disfunzioni e aberrazioni sessuali, attribuendo a varie cause anche fisiche, ma alla fine mi sono convinto circa l’esistenza di una patologia narcisistica. Tutto vero: all’inizio rose e fiori anche dal punto di vista sessuale/erotico. Tutto magnifico.
Ma nel tempo “sempre meno”, ovvero: pause continue, senso di intimità decrescente, passione ridotta. In pratica, dal buon sesso che dovrebbe unire due persone siamo passati a me “adorante”, sempre disponibile secondo i suoi tempi.
Lei si crede una sorta di Regina che ha uno schiavo a sua disposizione. Al punto di arrivare ad un evento di questo genere: io guardo, tocco, bacio, devo adulare continuamente ed esaltare le sue qualità fisiche, ma in realtà ci sono in una serata di falsa intimità, esclusivamente come spettatore. Lei non partecipa attivamente, ha sempre dolori al rapporto, si gira dall’altra parte e non vuole nemmeno vedere il mio sesso, e lascia che “mi arrangi da solo”. Tutto questo è deprimente, insomma da una serata del genere di esce più soli di prima. Valuto questi comportamenti profondamente in dissintonia con le affermazioni che fa (sono innamorata e presenza concessa, quando va bene a lei). Ora se una persona è innamorata non si comporta in questo modo. Incollando tutti i pezzi, manipolazioni, richieste velate d’altro ecc, ho capito la personalità patologica di questa persona. Ora non c’è per me nè attrazione fisica, anzi anche un senso di repulsione, non c’è desiderio di vederla e di continuare con tutti questi “mezzucci”. Mi riferisco sia all’articolo che al fatto che il sesso è parte dello stare in coppia. La ho amata a più non posso ma non posso più continuare. Non sono uno zimbello e pertanto sto chiudendo questa assurda storia.
In questo mi ha aiutato molto questo articolo: consiglio ai lettori sempre di valutare bene come si comporta il vostro partner a letto e osservare. Grazie per questo magnifico articolo.
grazie 😀
H ma sta capitando proprio negli ultimi mesi. Sono sposato ho incontrato questa donna, incredibile mi si è cambiata la vita. I primi 20/25 giorni un uragano! Conosco perfettamente la sua storia passata. Abbandonata dal padre ecc.. Ora sono arrivato ad una decisione mi devo staccare perché lei sta cambiando radicalmente. Spero di farcela, quando ho tentato più volte di lasciarla ha fatto delle cose incredibili, non puoi lasciarmi, sei l uomo della mia vita e un più mi induce a lasciare la moglie in modo consapevole.. Ci sto capendo poco ma ho capito di sicuro che mi devo allontanate al più presto!
Ciao Giovanni sembra la mia storia….identica. Ti va di parlarne?
Capitato anche a me, mentre tu ne uscivi io ero completamente all’interno di un rapporto con una NP. Adesso ne sono fuori. Ti sono vicino, so bene cosa significa
grazie, poi ci sono ricascato, ma quando queste dinamiche si ripetono alla fine bisogna tagliare, non c’e’ verso. Aggiungo che sarà difficile mantenere anche una relazione di amicizia, perchè l’interesse, qui lo può confermare la psicologa, se non è sessuale diventa spiccatamente materiale.
Io non riesco ad uscirne…mi sono allontanata ma mi manca…è terribile…
Ti capisco, la mia relazione non so come definirla, il mio partner e un narcisista patologico, oltre che un misogino .
Il sesso per lui va dopo i soldi e la musica, per ciò quando domando se io non li piaccio più , la su a risposta e ambigua, e soffro tanto
Possiamo sentirci….🙏
Ho vissuto la tua stessa storia..Sono stato scartato..Ovviamente il tutto per mia colpa..Solo sensi di colpa per me ed un suo teatrino di scuse false e poco sincere..Il tutto per telefono..La mia dignità in frantumi..Sto male tanto male..Devo capirmi io..Perché casco sempre in queste storie..Sarò narcisista anche io ? Me lo sto chiedendo..
Si! Hai vissuto una storia come la mia. Anche io in intimità , nei primi tempi seguivo lui e ciò che mi suggeriva.Poi , sono terminate le tenerezze e ,nel dopo, ha cominciato a girarsi nel bordo letto e dall’altra parte.Poi ancora, ha smesso di venire a casa mia e , pur usandomi nella spesa, in cucina ,nel giardinaggio, nella salute , non si è più avvicinato a me, fisicamente.Solo una volta mentre io, da vestita facevo qualche carezza, si è alzato scomparendo in bagno. Ritornando ,si è addormentato.Allora sono scesa nel bagno anche io , e li’ho capito tutto ,,trovandolo sporco e pulito alla belle meglio. Preferiva soddisfarsi da solo piuttosto che coinvolgersi.L’ho piantato.Per amore ho fatto e avrei fatto tutto ma non essere avvilita nella mia dignità ed intelligenza e trafitta nel cuore.Ne sto uscendo anche con la pancia! Ora ricomincia la vita.
Spero di poter fare come te e uscirne, anche il mio non si avvicina ne anche
È vero stessa cosa che è capitata a me, all’inizio ero l’uomo della sua vita, che incarnava valori difficili da trovare, a livello sessuale la passione era molto forte. Poi con il passare del tempo ha incominciato a basare la relazione su se stessa, a non tener conto delle esigenze dell’altro, ma esclusivamente delle sue, additandomi come uno che le rovinava la vita. Morale della favola non gli bastava niente, ogni gesto mio non assumeva valore, ma veniva denigrato, e alla fine ci siamo lasciati. Scavando a fondo ho capito che si trattava di una donna manipolatrice con personalità narcisista, aveva avuto un passato ingombrante dove il padre era sparito da quando era bambina, e con la madre non aveva un buon rapporto. Volevo dire a chi si imbatte in persone del genere di avere la forza di allontanarle perché alla lunga ti logorano dal punto di vista mentale e fisico e che il loro unico scopo è di nutrirsi dell’altro. Finito tutto cercheranno in altra vittima per saziare la loro sete, ma questo li porterà a essere depressi, a vagare nel limbo senza una meta.
Io sono nella tua situazione, da 2 settimane no contact. Ho solo un timore….non è che ritorna e fa qualche follia?
Ciao stefano mi chiamo vincenzo ho la tua stessa situazione ma non riesco a separarmi ho capito i suoi problemi ma ho una figlia di 30 anni manipolata da lei vorrei aiutare mia figlia che non capisce il problema la mia idea e di cercare in tutti i modi di allontanare mia moglie cosa ne pensi hai un alternativa da valutare siamo stati da vari psicologi ma niente di fatto ciao
Anche io sono incappata mio malgrado in un narcisista e ho percepito subito che lo era perché prima mi ha riempita di belle parole per mesi poi ci siamo incontrati e al momento dell’intimità mi sono sentita un oggetto come del resto ci considerano. Eh…di parole sesso a volontà… passionalità non ne parliamo…ma al momento dell’atto si faceva solo sesso fallico e se io poi avevo l’ esigenza di essere toccata e quant’altro si schifava…ora a distanza di quasi un anno l’ho rivisto ci siamo incontrati e sinceramente mi sono schifata io e gli ho detto addio… Nella vita si fanno tante esperienze questa mi mancava ..ma va bene così non ho rimpianto e né dipendenza mi può solo dispiacere perché sono persone che non saranno mai felici e vagheranno per tutta la loro esistenza trovando il nulla…
Io ho vissuto per 17 anni con questa cessa di persona, glielo detto e ridetto di curarsi perché la sua sessualità è fasulla . Ma queste sono persone che vanno abbandonate e basta. Vanno mandate a fare in culo. Scusa lo sfogo.
Pazzesco, arrivo a questo articolo perché da un mese mi sto dedicando a letture sul narcisismo patologico dopo una relazione con uno di questi. Già da qualche giorno mi emerge un dubbio… Tutta questa sensazione che ho sempre provato di essere quasi “gemelli”, di essere “come lui, le sue reazioni che sono così simili alle mie, che significato ha? Non solo quello di essere una personalità compatibile a fare da vittima, ma soprattutto il fatto che ho un livello piuttosto alto di narcisismo anch’io. Questo articolo descrive, purtroppo, molto bene la mia sessualità. Lui usava il sesso per ostentare se stesso, avevamo incontri “da film”, spettacolari, nei quali però entrambi recitavamo come attori. Ed il piacere era quello: una soddisfazione dell’ego, non di certo un”intimità, ma neanche un sano soddisfacimento di un bisogno fisico. Non a caso ho sempre evitato di arrivare all’orgasmo con lui. Mi si è accesa una luce, ma a questo punto sono più confusa di prima…
Magda! Vorrei fare una chiacchierata con te, ho necessità di delucidazioni
Farsi aiutare da uno o una psicoterapeuta credo sia il modo migliore per capire se stessi i propri limiti e come tramutarli in punti di forza.Io sto uscendo da una storia con un narcisista grazie al fatto di conoscere il mio ” io” molto bene dovuta ad una gioventù solitaria e colma di “perché”e , in seguito dalle gratificazioni umane avute nelruolo di docente. Forza, continua cosi’, non ti fermare, sei sulla strada giusta!
Sabato scorso ho incontrato una bella donna gia incrociata e salutata altre volte.
Questa volta ci siamo ritrovati in un bar, 4 chiacchiere in cui sono stato sincero spiegandole la fine del rapporto con la mia compagna.
Poi ci siamo salutati…e dopo un’ora ho ricevuto il suo sostegno w.app.
Dopo alcuni mess. L’ho invitata il gg successivo x un caffè che ha accettato.
Era davvero stupenda e, senza quasi accorgermi, nel giro di mezzora me la sono ritrovata tra le braccia con baci appassionati ma anche dolci…abbracci che nn ricevevo da anni…mi sono sentito felice, rinato…
Il gg dopo mi ha chiesto di portarla in mothel…era bellissima e mi sono chiesto come potesse essere accaduta a me una gioia così grande.
Quelle 3 ore mi hanno letteralmente conquistato nel profondo dell’anima…ed anche il gg dopo tanti messaggini…ed i cuori pulsanti che m’inviava e complimenti sulla mia profondita d’ animo…
Poi nel giro di poche ore mi ha scritto che nn voleva illudermi che nn le mancavo, che le dispiaceva ma il suo cuore era sepolto.
Ho sofferto molto e ancora soffro…mi aiuta il fatto di conoscere la patologia del narcisismo patologico…Eppure ne sono rimasto vittima.
È distruttivo per gente empatia come noi….😘
Confermo tutto,ho avuto una storia di 7 anni con una narcisista……Terrificante!!!!! Ho impiegato molto tempo per disintossicarmi,un consiglio,se incontrate dei narcisisti patologici scappate da loro subito e il piu’ lontano possibile,sono bugiardi,falsi ma soprattutto tossici……..
Io da 4 anni vivo una storia a distanza con un narcisista , premetto che inizialmente mi sono molto appoggiata a lui per problemi miei di salute , dove lui era l’unico mio spiraglio di luce ….. Questo ha fatto si che per lui tutto fosse semplice , perché io vulnerabile … insomma me ne sono innamorata e inizialmente pensavo che anche lui lo fosse di me , invece dopo pochi mesi al primo incontro , trovo’ una scusa per non stare fisicamente con me , io lasciai perdere .. dandogli del tempo , ma intanto mi chiedevo come potesse essere possibile di piacergli e che lui non avesse il desiderio di avermi .
Per farvela breve , sono passati 4 anni , gli incontri con lui ci sono stati , ovviamente anche a distanza svalutazioni e riprese di continuo , gli ho sempre lasciato la possibilita’ di rifarlo … perdonandolo ogni volta ….Cmq ad ogni incontro trovava scuse , al che dopo esserci restata male per l’ennesima volta , lui mi disse che poiche avevo ancora una situazione aperta (matrimonio andato male ) e che fino a quando non avrei chiuso definitivamente tutto , lui non sarebbe riuscito e darsi .
Continuo ad amarlo dopo 4 anni , aspettando ogni volta ad un cenno , ma sono stanca perché sono consapevole che non accadra’ mai e che il problema non sono io , ma lui .
Vivo da 1 anno e mezzo una relazione con un NP. Inizialmente ho fatto fatica a capire i sui cambiamenti, alcune sue dinamiche, il perché di alcuni atteggiamenti, poi iniziando a chiedermi e cercando articoli vari ho iniziato a capire. Tutt’ora faccio fatica a credere che sia davvero così e che io non me ne sia accorta subito. Alle mie amiche dico, da tanti mesi ormai, che è come stare con Dottor Jekill e Mister Hyde. Ho letto questo articolo e mi sono ritrovata in ogni punto ma questa consapevolezza, non nego che fa un male atroce. Mi sento in colpa, stupida ad esserci cascata, ad avergli permesso di ridurmi a questo stato di depressione, svalutazione, incertezza, paura. Sono arrabbiata con me stessa perché ancora nn riesco a lasciarlo andare a credere che lui sia davvero così e che non posso farci nulla. Mi ero innamorata, ancora mi aggancio ai primi mesi, a quelle poche giornate di sorrisi… Che sembravano sinceri. A volte mi sembra di non farcela, il suo essere così distante, i suoi mutismo, come li chiamo io, il suo ignorarmi, il suo incolparmi di tutto, anche del tempo a volte, il suo sfiorarmi solo quando ha necessità di fare sesso, il suo rifiutare ogni mio tentativo, il suo non guardarmi negli occhi, le sue assenze, i suoi messaggi solo per darmi le direttive su cosa devo fare, sulle commissioni da svolgere, le continue alzate di voce, la sua rabbia incontrollata, i suoi cambi di umore repentini, il suo farmi sentire inutile, brutta, insignificante, tutto questo mi sta portando allo sfinimento. Mi sento senza energie, incapace di fare tutto ciò che ho sempre fatto, in colpa, sbagliata. Ma soprattutto mi sento prigioniera. Non so come uscirne.
Finché non si deciderà a lasciarlo la vedo molto dura.
Deve rivolgersi a una terapia per un sostegno intanto.
Ti sono vicina. Sono situazioni che tornentano ogni secondo della vita e solo chi ci passa davvero lo sa. Se li conosci li eviti. Sono 3 anni di convivenza, (di cui 1e1/2 che conosco qst patologia ormai, leggendo ogni cosa). Ti consiglio solo di stare molto attenta soprattutto con i covert, che non si svelano. Almeno non subito. Mi fa sorridere il “dr.jeckill e mr hide” perche purtroppo so molto bene di cosa parli. Tutte le svalutazioni, gli scarti, le riprese ecc. Umiliazioni, pillole di attenzioni col contagocce, i cambiero’ .. . Forse meritiamo di meglio. Un saluto.
Ho letto la tua risposta e spero tanto tu ne sia uscita
Spero davvero che tu ne sia uscita.. io sono adesso nella tua stessa situazione e sono sfinita.. ho iniziato un percorso con un terapista per ritrovare la forza e l’autostima e spero quanto prima di dire basta e di allontanarmi da lui.
Ho vissuto una relazione di tre anni, con sei mesi nel mezzo dove mi ha lasciata per telefono dall’ oggi al domani (cosa molto comune con gli NP) finalmente definitivamente conclusa un anno fa con tanto di setto nasale fratturato. Ho perso tre anni della mia vita dietro ad un essere immondo, ladro,traditore, cattivo e violento, credendo che un giorno grazie al mio incondizionato amore sarebbe finalmente migliorato o comunque si sarebbe accorto che a fianco c era l idiota qui presente che sarebbe morta per lui. Ho dovuto fare un grandissimo lavoro fisico e mentale grazie a gruppi di sostegno di auto aiuto e un percorso con psicoanalista per uscire dalla profonda depressione e mancanza di voglia di vivere che mi aveva lasciato. Tre anni come protagonista di un film thriller/psicologico da cardiopalma h 24. Non è importato il mio sincero amore,non è importata la mia fatica nel cercare di essere sempre al top per lui,non è importato nulla di quanto io mi sia letteralmente annullata per lui. Ad oggi,dopo un anno in cui l unico mio obbiettivo è stato quello di tornare a vivere, mi rendo conto che tutto quello che ho passato ha lasciato in me grosse cicatrici che mi porterò dietro per tutta la vita, purtroppo, ma allo stesso tempo ,mi sono resa conto di quanto sono forte e di quanto sia alta la mia resistenza a situazioni estreme. Se siete in una relazione tossica con un o una NP, il consiglio che posso darvi e di leggere tutto quello che li riguarda, farvi aiutare da qualcuno di esperto per uscire il prima possibile da una “finta” relazione (perchè per loro è solo una recita tutta la loro esistenza) e tornare a vive come persone sane. Non datevi colpe ,non sentitevi deboli perchè siete stati “raggirati” o gli o le avete permesso di trattarvi così,la differenza sta nel fatto che noi,voi, abbiamo amato per davvero provando sentimenti veri perchè siamo persone autentiche, ma loro,non sapranno mai cosa sono i sentimenti e non sapranno mai cosa è il vero amore . Resteranno per sempre nel loro film fino a che la vita, finalmente,chiederà il conto anche a loro e invece di sopravvivere come sappiamo fare noi persone umane, non potranno fare altro che soccombere perchè privi di strumenti. Non cercate di “salvare” chi non vuol essere salvato! Riprendetevi la vostra vita. Un abbraccio
La tua testimonianza mi ha toccato il cuore
Il problema maggiore è uscirne da questo inferno quando si è sposati ad una persona del genere… Ma chi me l’ha fatto fare di quel passato…
Io sono appena uscita da una relazione con un NP, lui si negava sessualmente ed è un bene. Perché proprio con il ricatto che mi faceva psicologicamente, si è scavato la fossa. Io fortunatamente non provo vergogna, ne sensi di colpa. Lui era troppo poco, rispetto a me. Non è superbia, è verità. Quando mi sarò ripresa, ho intenzione di mettere su una realtà anche associativa che informi e supporti le vittime di questi demoni. Ma prima di tutto riconoscerli. Perché i segnali ci sono ed è innegabile. E come si dice: se lo conosci, lo eviti.
L’importante è che a gestirla ci siano degli esperti del settore, dato che di gruppi di auto aiuto di ex vittime o di counselor che fanno più danni che altro ce ne sono giù moltissimi.
Ciao, stessa situazione. Vorrei che ne parlassimo per un confronto. Storia di sesso inesistente.
Purtroppo hai ragione. Poi cadiamo nel vortice dell’amore, loro no!!😔😔
buongiorno sono elena ho 30 anni lui 50 lui il verme già lo conoscevo da anni abitavamo vicini eravamo amici poi crescendo ci siamo persi di vista lui è separato e ha due figlie io non mi sono sposata e non ho figli ci siamo incontrati dopo tanti anni poi si sentivamo su facebook su messanger mi diceva che appena mi ha visto si è innammorato subito ti amo ti voglio sposare tante cose belle io mi sono tanto attaccata a lui ci siamo sentiti per un mese circa poi finalmente ci siamo incontrati ci siamo baciati sembrava che avevo incintrato la mia anima gemella abbiamo fatto l’amore ma è stata una cosa di mezz’ora una cosa fredda dentro di me dicevo ma questo non è l’uomo di cui ci parlavo tramite messaggi era cosi passionale dolce belle parole tanti complimenti innammorato ma alla fine mi ha detto ti accompagno a casa era come se volesse scappare da me il giorno dopo non mi ha chiato per niente e questo silenzio è durato 10 giorni pure io provavo a chiamarlo ma non mi rispondeva poi mi disse abbiamo corso troppo non riesco a starti dietro non voglio avere relazioni voglio fare come mi pare non voglio dare spigazioni a nessuno io ci stò tanto male vorrei morire per non pensare più a lui io vorrei sapere perchè è scappato da me ‘grazie
L’unica cosa è rimanere distanti ,allontanarsi, tenendo presente che per guarire ci vorrà molto tempo.Lontana da casa sua , dalle sue telefonate, dai suoi messaggi, dai suoi amici.Io ho cominciato a isolarmi con la quarantena del Covid, che mi ha dato la spinta iniziale nell’allontanamento fisico, ma quello che pesa di più è quello psicologico, affettivo e sentimentale.Quindi ,anche a distanza, cominci ad andare in sù con l’allontanamento e in giù con la nostalgia.Ma poi passa per dopo ritornare.Bisogna farsi forza sapendo che l’unico modo per non annegare è aggrapparsi a sé stessi.Sono tre mesi e mezzo che l’ho lasciato e sto meglio.L’ho visto casualmente solo una volta e lui mi ha chiamato.Io l’ho scartato con un gesto della mano.Non so più nulla di lui ma sono convinta del suo essere parassita, ossia succhiare la vita agli altri.
Sei giovane e lui……. è navigato sia di età che di patologia. Pensa che nelle loro trappole ci sono cascata anche io io con più di 60 anni!
Impara e informati bene cosa vuol dire essere “narcisista” Vedrai che lo riconoscerai e in seguito ne avrai schifo! Loro non affrontano davanti ,strisciano e avvinghiano come i serpenti.Coraggio.
Probabilmente sono figlio di due narcisisti. Ho avuto una preadolescenza terribile: dal bullismo dei coetanei alla manipolazione degli adulti che avevo intorno. Timido, insicuro. A 16anni mi venne la sindrome della vescica timida che avrebbe segnato inevitabilmente la mia vita (lo intuivo). L’adolescenza è stata una fuga inefficace, la prima ragazza a 19 anni, avevo le allucinazioni per quanto ero innamorato, 3 mesi dopo avrei conosciuto le crisi di panico che per 5 anni mi avrebbero chiuso in casa. Relazione finita con un tradimento strumentale da parte di lei e dopo 2 sett di sesso fulltime ci siamo lasciati. X 4 anni non sono riuscito a trovare il coraggio di riavere a che fare con una donna anche solo frivolamente (2 innamoramenti ma non riuscivo a provare attrazione fisica) pioi per cinismo e curiosita ci sono state 10 prostitute quasi chiedendo scusa. Alla fine una ragazza conosciuta per caso innamorata al punto da insistere dopo svariati no detti da me piu per paura che per altro, relazione che ha generato due figli stupendi ancora piccoli. L’inizio è stato caratterizzato da un mio forte narcisismo, sprezzante del suo innamoramento perche non consideravo autentico: avevo limpressione che fosse piu importante compiacermi che divertirsi entrambe del sesso fatto. Fino a che dopo 1 anno dalla nascita del secondo figlio lei si innamora di un altro e io crollo (lei seguita da psicologa, io mai), la questione pare (pare) sia tutta platonica perche non corrisposta.. ma nn cambia, io ho iniziato a rivalutare lidentita familiare e sopratutto materna dalla quale venivo, ho accettato la vergogna e la paura del mito edipico, ho capito che le verita scomode tocca guardarle, che dovevo accettare me stesso nonostante tutto e che potevo concedermi di essere innamorato di lei. non si è trovato un equilibrio ora io mi sento in trappola della relazione e lei rispecchia sessualmente quanto scritto nellarticolo. Nonostante mi reputi un rottame mutilato nella sua funzione minzionatoria, costretto a mille difese e celamenti, credo ormai di essere in grado di accettare i miei limiti, quantomeno esserne consapevole. Quello che mi sbalordisce è che temo piu io la separazione e leventuale mio crollo.. e proprio questa visione pessimistica, da vittima, che ho mi induce a pensare che sia lennesimo tranello del mio ego.. ora è difficile spiegarsi in due righe ma la mia preoccupazione è per i figli che vivono la relazione spesso conflittuale tra me e la madre alimentando insicurezze, sensi di colpa, sopratutto la piccola. Mi chiedo: è bene smettere di pensare che se ne possa uscire quindi meglio affrontare una separazione o alla peggio accontentarsi di fare i separati in casa e semmai beccarsi qualche corno magari mi scoprp in grado e lo faccio io(per me molto faticoso). Lo so è confuso e scritto di getto, chiedo venia
Terapia sul trauma… ne esci…
Si! Hai vissuto una storia come la mia. Anche io in intimità , nei primi tempi seguivo lui e ciò che mi suggeriva.Poi , sono terminate le tenerezze e ,nel dopo, ha cominciato a girarsi nel bordo letto e dall’altra parte.Poi ancora, ha smesso di venire a casa mia e , pur usandomi nella spesa, in cucina ,nel giardinaggio, nella salute , non si è più avvicinato a me, fisicamente.Solo una volta mentre io, da vestita facevo qualche carezza, si è alzato scomparendo in bagno. Ritornando ,si è addormentato.Allora sono scesa nel bagno anche io , e li’ho capito tutto ,,trovandolo sporco e pulito alla belle meglio. Preferiva soddisfarsi da solo piuttosto che coinvolgersi.L’ho piantato.Per amore ho fatto e avrei fatto tutto ma non essere avvilita nella mia dignità ed intelligenza e trafitta nel cuore.Ne sto uscendo anche con la pancia! Ora ricomincia la vita.
Ho capito adesso di stare con un NP o almeno credo. Dopo 11 anni insieme (?) di cui 4 vissuti sotto lo stesso tetto ho finalmente battuto la faccia in questi giorni in cui ero forzata a casa in isolamento anche se da tanto tempo la situazione era questa. Nessuna cura per me è adesso nel bisogno di un isolamento ti rendo conto. Cibo arrangiati, sono anche stata spinta fuori a forza da una stanza con forza perché ero potenzialmente pericolosa…. Non volevo crederci, ho guardato le nostre foto di momenti che sembravano felici ma adesso penso che forse erano un film solo per me. Quando gli ho detto guarda come eravamo felici perché non possiamo esserlo ancora mi ha detto senza provare alcun sentimento che non poteva essere sempre così che le cose cambiano…. Allora mi si è aperto un mondo, da tanto ha perso interesse, spesso mi zittisce perché deve sentire altro, deve leggere, non ama i miei amici e non frequenta la mia famiglia, sopporta a stento la sua. Mi ha allontanata dalla mia città e da tutti. Solo dedito alla sua forma fisica, al fatto di rimanere magro, al compiacimento delle donne che lo guardano, ai sui successi sportivi di altri tempi al ricordare a memoria libri, autori e leggere maniacalmente decine e decine di libri. Nessun amico vero, ore da solo a camminare per boschi e scrivere pensieri, frasi per se stesso con una calligrafia barocca sempre più piccola piena di svolazzi che neanche lui riesce più a decifrare. Tutto gli è dovuto, trovare tutto a posto, il frigo pieno, possibilmente non paga mai niente, a pagare tutto sono io senza avere mai poco o niente in cambio.Fare l’amore per luì è solo da un lato, dietro, senza guardarmi in faccia e poi finito nessuna coccola, nessun sentimento, spesso si alza e va.. La prima volta che ha visto mia sorella e mio cognato (recentemente) ha tirato fuori che andava a prostitute in un contesto del discorso assolutamente impensabile (cosa che mi ha scioccato e che non sapevo e ora lego all’utilitarismo dell’atto sessuale) in due anni abbiamo fatto l’amore forse 4 volte e ultimamente gli ho trovato dei preservativi nell’armadio ma lui nega di avere altre storie. Vive come se non ci fossi ormai. Io gli ho voluto bene e anche adesso gliene voglio ma sento che devo tagliare questa situazione al più presto. Non sarà per niente facile. Anzi non so proprio come fare e quali saranno le sue reazioni. Spero di farcela perché sono davvero depressa e non ho nessuno con cui voglia parlarne.
Vorrei comunicare, incontrarmi con un uomo o donna come me che ha avuto questo incontro del terzo tipo con una narcisista patologica covert….incontriamoci….🙏
Leggendo le vostre strorie mi rendo conto che probabilmente la donna che ho incontrato era una narcisista, incontrata 5 anni fa sono rimasto affascinato dai suoi modi, sembrava una storia bella ma normale fatta però di silenzi, dove si parlava solo di me.
Quando la conosco lei sta convivendo con un uomo ma dal suo narrato lui è l autore della loro insoddisfazione troppo preso con il suo bar.
Nonostante la storia finisca tra di loro rimane l amicizia, e questo per me non è un problema sino a quando una sera per motivi logistici si ferma a dormire dall ex, alle mie rimostranze si giustifica dicendo che non capisce il mio malumore ma non succederà più perche l ex ha manifestato sofferenza.
La nostra storia continua poi piano piano le attenzioni fisiche si sono interrotte con la motivazione di una aumentata Dispareunia mi “ appagava in altri modi “ ma era diventata una masturbazione.
Nel momento di un mio allontanamento lei ha ripreso vigoria e presenza, per poi, vista la mia insoddisfazione nei suoi comportamenti ha rivolto le sue attenzioni su un altro tradendomi, ma nascondendomi tutto con un ingiustificabile momento di riflessione.questo non le ha comunque impedito di gestirmi come meglio credeva
Resasi conto del fallimento della sua nuova avventura si è fatta riavvicinare ormai in balia dei suoi capricci gestiva a suo piacimento tempi e modi della relazione.
Successivamente venivo a conoscenza della suo tradimento e qui ha negato anche l evidenza, scoppiando poi in lacrime e chiedendo che non mi allontanassi.
abbiamo deciso di provare a recuperare il rapporto e nei primi momenti sembrava veramente impegnata nell affrontare questa ricostruzione.
Ma questo momentaneo momento di recupero anche a livello sessuale si è scontrato con la realtà era incapace di rendersi conto del suo gesto e le nostre animate discussioni sfociavano in lei con attacchi di rabbia.
Ogni litigata mi toglieva qualche cosa sia a livello fisico, giustificando che la menopausa le aveva aumentato il dolore durante il rapporto ma mai affrontando il problema in modo più approfondito nonostante la mia giustificata richiesta, sia a livello emotivo
Non riuscendo più a trovare un modo per aiutarmi, in quanto non capiva i sentimenti dell’altro, mi ha proposto una terapia di coppia dove però i suoi discorsi erano più “normali “ per non farsi smascherare.
Invitata in più occasioni a bloccare telefonicamente la persona con cui mi aveva tradito ha più volte giustificato che ormai era il passato.
Ormai piena delle mie attenzioni e del mio tempo ha iniziato a richiedere più libertà per poter uscire con le amiche organizzando un vero e proprio calendario con gli spazi per noi e per lei, magnificando però la mia,improbabile potenza sessuale, la mia fisicità etc etc
Confrontandomi con 2 delle sue amiche venivo a conoscenza che lei non mi aveva tradito ma era solo un amico, raccontando una realtà completamente distorta.
Venivo anche a conoscenza che l’ex per tutto questo periodo ha ripetutamente provato a riallacciare una storia e le sue risposte erano che mancava la scintilla, ma che ci credeva e il bene che si volevano era già importante, nel suo racconto potevo rivedermi in balia di quella donna come lo era lui, ad aspettare un suo cenno per dare via alle danze.
Vivendo ormai in una situazione di ansia costante e trovando ogni sua manifestazione come manipolatoria ho aspettato con pazienza che facesse un piccolo errore, quando ha approfittato di un momento per vedersi un attimo con la persona con cui mi aveva tradito, al di la delle sue improbabili giustificazioni, e lamentandosi però del fatto che l’avevo seguita ho finalmente trovato la forza per finire questa storia, sperando di incontrare, appena sarò guarito, una persona più sana