Quando si parla di narcisisti, si tende sempre a consigliare – giustamente e ove possibile – di distaccarsi definitivamente, perché questa è l’unica soluzione alla profonda sofferenza che generano questo tipo di relazioni di co-dipendenza, in cui non è raro si riscontri un altissimo livello di conflittualità isterica. La prima domanda da porsi prima di proseguire nella lettura di questo articolo è:
PERCHÉ’ VOGLIO RESTARE IN QUESTA RELAZIONE?
E si perché spesso anche i terapia mi trovo spesso a chiedervi: “Vuole che la aiuti ad uscirne o vuole che la aiuti a capire perché non vuole e quali sono i vantaggi secondari che questa relazione le apporta in termini di co-dipendenza e lavorare sull’accettazione e il cambiamento interiore?
NB: Chiaramente si parla di NARCISISMO ad un livello di gravità NEVROTICO/BORDERLINE, ma mai BORDERLINE/PSICOTICO (MALIGNO/PSICOPATICO). In questi casi è assolutamente necessario che un terapeuta NON COLLUDA CON LA RICHIESTA DEL PAZIENTE di accettare il suo masochismo autodistruttivo borderline e le sue inconsce tendenze suicide.
ACCETTARE di amare un/una narcisista e di non VOLERNE USCIRE è un grande passo di consapevolezza verso se stessi. Accettare che i tratti rigidi come la svalutazione e il cinismo che ci avevano tanto affascinato fanno parte della sua insensibilità, ma che essa sarà destinata prima o poi anche a noi.
E noi perché sentivamo di essere cosi SPECIALI o cosi’ bravi da poterlo/a aiutare? ACCETTARE non significa sottomettersi in modo sacrificale all’altro, ambire a divenire martiri o santi, ma comprendere semplicemente che dinnanzi a noi non abbiamo una persona di 20/30/40/50 anni, ma UN/UNA BAMBINO/A FERITO/A CHE NON HA FIDUCIA VERSO GLI ALTRI E CHE NON AMA SE STESSO/A.
Questa non è una giustificazione, ma una spiegazione, che VI AIUTA A NON REAGIRE A CERTE PROVOCAZIONI CHE ACUISCONO IL CONFLITTO – E CON ESSO – LA VOSTRA SOFFERENZA.
In altri casi, le conseguenze della rottura del legame in termini di effetto domino su figli e partner sarebbero finanche peggiori del “distaccarsene interiormente” e allora alcuni optano per lavorare all’interno invece che all’esterno.
Quindi te lo chiedo nuovamente VUOI VERAMENTE RESTARE IN QUESTA RELAZIONE?
Se si, allora forse può esserti utile qualche consiglio su come gestire questa relazione. Un testo di riferimento molto pratico, easy to use è quello di Umberta Telfener: “Ho sposato un narciso”. In questo testo, oltre alla descrizione del disturbo di personalità e dei segnali che vi indicano che avete accanto un/una partner sofferente ed immaturo/a, ci sono una serie di piccoli suggerimenti su come far “funzionare” al meglio queste relazioni caratterizzate dal costante terrore dell’intimità e lotte di potere.
Erroneamente si tende anche a considerare chi sta in una relazione con un/una narcisista “una persona ingenua e sciocca”.
Questo stereotipo non fa altro che alimentare il conflitto e la rabbia oltre che danneggiare pesantemente l’autostima. Io non sono d’accordo con questa visione SCISSA del narcisismo in BUONI E CATTIVI/VITTIME-CARNEFICI se non in rarissimi casi. Le ferite narcisistiche dell’uno e dell’altro partner si incontrano e chi ha un livello di narcisismo mediamente nevrotico (basso) si innamora dell’altro (che ha un livello più alto) nell’inconscio tentativo di curarsi attraverso lo sprone che i narcisisti operano senza volerlo sull’asse dell’autonomia e nel contempo vorrebbe ACCUDIRE il partner cosi freddo e distaccato insegnandogli che l’amore non è pericoloso. Il narcisista tuttavia percepirà questa richiesta di accudimento del partner come un’offesa alla sua autonomia e rifiutandosi di essere il suo “antidepressivo” si negherà. Questa negazione genera la dipendenza e l’ostinazione del partner accuditivo che vede nelle sue attenzioni, il giusto ripagamento dei suoi sforzi affettivi. La ‘ferita narcisistica’ è una ferita nell’amore, che risale a un trauma affettivo con i propri genitori, ma anche a strutture cognitive deboli nell’affrontarlo e a un rinforzo negativo da parte dell’ambiente e della società che da sempre sdoganano i miti del narcisismo (forza, dominazione, potere, libertà, auto-determinazione… edonismo..).
Passiamo quindi a fornire qualche strategia su come sopravvivere in una relazione di co-dipendenza narcisistica.Vedrete che in generale si tratta di rinforzare la propria autostima, ricavare degli spazi per se stessi (se ve li concede) ed uscire dalla visione romantica dell’amore simbiotico e reciprocamente supportivo.
1.UN MOMENTO PER SE STESSI Se avete una passione, vi sconsiglio di metterla al vaglio di un/una narcisista perché più che sostenervi, cercherà di competere con voi oppure invaderà i vostri spazi. Per questo conservate la buona abitudine di mantenere degli spazi individuali e delle attività che vi gratificano.
2. SMETTERE DI RICERCARE DI APPROVAZIONE DAL MONDO ESTERNO E’ un consiglio buono in generale nella vita oltre che in una relazione, perché raramente incontrerete persone con un buon livello di autostima, che vi apprezzeranno o vi sosterranno; il più delle volte le persone proveranno a scoraggiarvi elencandovi solo gli aspetti negativi di una realtà, di un’attività, di un mestiere e quindi anche di una vostra esperienza, questo perché hanno tutti paura di osare o di sperimentarsi e proiettano le loro paure e frustrazioni su di voi. Per carità alcune paure sono giuste, ci sono limiti oggettivi, esami di realtà da fare, ma c’è sempre modo e modo per esporle e il più delle volte vedrete che è proprio il MODO a fare la differenza. E’ quindi importante smettere di mettere se stessi nelle mani del giudizio altrui e soprattutto di un/una narcisista. Vi vuole bene sicuramente, ma la vostra REALIZZAZIONE lo/la spaventa perché lo/la mette in secondo piano sul palcoscenico della vita di relazione, per questo più che favorirvi se può cerca di sabotarvi.
- ATTENZIONE A PROIETTARE TUTTO IL NEGATIVO SU LUI/LEI: NON SONO MOSTRI CATTIVI E VOI VITTIME ASSOLUTE.
Quando ci rendiamo conto che il nostro partner, invece che essere un alleato è una sorta di “serpe in seno”, ci viene spontaneo arrabbiarci e gridarlo ai quattro venti (amici, parenti etc..) ma questo non fa altro che aumentare il livello del conflitto perché danneggia anche noi. Se questa persona fa queste cose perché ci resti insieme? Questo ti diranno le persone, fino a perdere stima di te perché di fatto “sputi nel piatto in cui mangi”.. La critica è utile se sana, ma occorre SEMPRE RICORDARE perché ci state insieme. Ed è una responsabilità che vi siete assunti.
- IL FINTO ALLARME BOMBA
Attenzione a non prendere troppo sul serio le provocazioni dei narcisisti perché sono mirate a vedere le vostre reazioni, creare scompiglio con il semplice obiettivo di dominare la conversazione e smettere di annoiarsi. L noia è l’elemento chiave del narcisismo (non sanno stare bene con se stessi) per cui ogni occasione di incontro e scambio o una banale conversazione può divenire motivo di accesi dibattiti in cui alla fine ci si scontra e si compete.
- PARTIRE PER PRIMI, FARE IL PRIMO PASSO
I narcisisti dicono NO a tutto per partito preso, per darsi un tono, per naturale oppositività e se la decisione di acquistare quella cosa, fare quella cosa, non è partita da loro, inizia una partita a scacchi in cui la fase finale del gioco è NON MI VA, NON FACCIO QUESTA COSA E SE LA FACCIO E POI VA MALE, NON MI ASSUMO LA RESPONSABILITÀ’, PERCHÉ’ LA COLPA E’ TUA. Per questo restate fermi sui vostri obiettivi, fate il primo passo, andate avanti: ad esempio se avete deciso di andare a teatro e lei/lui vi dice NO, andate lo stesso, quasi certamente lui/lei si accoderà e alla fine si divertirà.. sempre sperando che i movimenti interni al sabotare o punirvi per averli/e costretti/e a fare qualcosa INSIEME non li/le turbi eccessivamente sul piano della condivisione dell’intimità.
- NON SIATE SEMPRE RASSICURANTI COME UNA MADRE BUONA/PADRE BUONO, MA ASSERTIVI.
I narcisisti testano i vostri confini a lungo, anche prima di sposarvi e senza che voi ve ne siate resi conto. Per questo è importante non “viziarli” sin da subito riguardo al scontatezza della vostra presenza, comprensione, adeguamento del vostri comportamento per non infastidirli/e e perdono. Non vuol dire “recriminare come una vittima delusa o arrabbiata”, ma essere pronti/e ad essere se stessi, ad affermare le proprie volontà in modo assertivo (non aggressivo, ma chiaro) valutando tuttavia quali e quante delle nostre insicurezze vogliamo mostrare al partner, tenendo presente che lui/lei potrebbe utilizzarle a nostro svantaggio in un conflitto, quando probabilmente si sente di non poter tenere testa all’altro.
- RIDIMENSIONATE LE ASPETTATIVE.
Ricordate che siete di fronte ad un/una bambino/a spaventato/a ferito/a e arrabbiato/a e non ad un vero adulto.. per questo, se terrete sempre presente questo saprete che se volete restare con lui/lei significa accettare di stare con un/una bambino/a arrogante e oppositivo/a cronico/a.
- NON CADETE NELLA TRAPPOLA DEL DOVERVI GIUSTIFICARE
I narcisisti spingono sui sensi di colpa per farvi fare quello che secondo loro è giusto, in base al loro quadro di perfezione e al loro grado di noia o della vostra dipendenza da loro (perché sono anche un po’ sadici/sadiche) per questo, se smettete di giustificarvi sicuramente lui/lei avrà un’arma in meno (la più potente) per manipolarvi
- NON RISPONDETE AL FUOCO COL FUOCO.
Rispondere al fuoco col fuoco vi porta in basso e potrebbe accentuare in voi un lato narcisistico latente o insegnarvi appunto che VINCE IL PIÙ’ CATTIVO. A quel punto… non sarete più la bella persona solare che volevate essere e oltre ad avervi rubato il senso più vero dell’amore e il vostro sogno di coronarlo, vi avrà anche deprivato della vostra più intima natura. Questo non potete permetterlo.
- AFFIDATEVI A UN BRAVO PSICOLOGO ESPERTO IN RELAZIONI DI CO-DIPENDENZA AFFETTIVA
Non è facile sostenere una relazione con un partner cosi’ complesso per questo, piuttosto che rischiare di intaccare le vostre relazioni amicali o parentali, coinvolgendoli nel conflitto, rivolgetevi a un professionista serio. Quello sarà il luogo neutro dove potrete confidarvi
visita anche www.psicologiadicoppia.net
Buonasera Dottoressa, ho letto con attenzione il suo articolo perchè io sono una di quelle persone che vuole rimanere con un partner narcisista, tra una sua fuga e l’altra dal momento che lui tende spesso a sparire nei momenti in cui si sente soffocare. Eppure sa che le dico? Preferisco la mia vita da quando l’ho conosciuto rispetto a prima. Non so spiegare perchè ci tengo così tanto a lui eppure non vorrei chiudere con lui e trovarmi un’altra persona. Ho un dubbio però che non riesco a togliermi dalla testa: nel punto 5 del suo articolo lei fa chiaramente l’esempio di andare a teatro anche senza di lui. Io purtroppo non sono molto brava ad organizzare la mia vita autonomamente, solitamente è sempre lui a decidere quando vedermi e se io propongo qualcosa lui rifiuta sempre perchè non ha mai tempo, quindi se gli propongo di andare a teatro finisce che devo rinunciare anche io! Il problema è: se non vado con lui con chi posso andare?! Non tutti stanno ad aspettare i miei comodi, non posso chiamare la ruota di scorta perchè lui ha rifiutato l’appuntamento all’ultimo minuto e andare in giro da sola mi fa sentire a disagio. In più lui non si accoderebbe se io andassi da sola! Quindi alla fine mi sento triste ad andare a teatro senza di lui perchè io vorrei condividere maggiori momenti di svago insieme a lui ma soprattutto vorrei che ogni tanto le nostre uscite fossero decise anche da me, non solo da lui. A tal proposito ha qualche suggerimento da darmi? La ringrazio di cuore.
Grazie di cuore per la sua attenzione!
Se vuol restare con un partner narcisista ha sicuramente bisogno – purtroppo – di una terapia di sostegno. Consigli, libri e articoli lasciano il tempo che trovano, per quanto descrittivi ed esaustivi.
Solo in internet riesco a trovare “comprensione”
Ho provato vari psicologi ma alla fine si arriva al punto che sono solo una casalinga disperata e che mi dovrei cercare un lavoro per “occuparmi”
È come se nessuno mi capisse e così mi sento sempre più sbagliata e la rabbia aumenta perché non riesco a uscire da questo incubo che mi paralizza e mi toglie la gioia di vivere .
Sto divorziando da un narcisista e oltre ai problemi che avevo durante il matrimonio ora si aggiunge pure il tribunale . Come faccio ? Ho pure due bambini da “dividere “ con lui è un incubo
Signora,
la chiave per uscirne, i colleghi gliel’hanno data è lei che (come descrive in queste poche righe) non vuole seguirla.. spesso infatti nella co-dipendenza, la pigrizia è proprio l’ingrediente letale che fa si che si l’altro possa proseguire a sottometterci… (co-dipendenza sado-masochistica).. non dico che lei preferisca lamentarsi, ma a quanto pare non se ne parla di sviluppare la sua autonomia.. il lavoro infatti le serve per crescere, avere denaro per fare delle scelte, non come hobby…questo perchè il co-dipendente ha svariati vantaggi secondari dai rapporti collusivi, esempio, essere sempre la vittima, quella nel giusto e potersi definire incompresa, sola.. etc. etc…
Forse lei, su Internet trova sostegno e comprensione sul fatto che la situazione che vive è dura, ma le assicuro che l’unico modo per uscirne è sicuramente puntare sulla propria autonomia.
Di fatto gruppi di mutuo aiuto su internet sono spesso il covo dove ci si crogiola nella patologia tra vittime piuttosto che guarire, demonizzando totalmente la parte narcisistica senza una reale comprensione delle dinamiche implicate in essa.
Infine le ricordo che SU INTERNET lei sta proprio sul sito di uno psicologo (forse anche più inutile di tutti quelli incontrati finora 😀 ) e i commenti che la allietano dal suo dolore sono sotto l’articolo scritto da uno di essi che a quanto pare si rivela per lei utile, perché lo legge e lo cerca.
Un carissimo Saluto
Vorrei sapere, una volta arrivata alla consapevolezza e quasi assoluta certezza di stare con un marito narcisista, come posso intavolare un discorso per farglielo capire ed eventualmente fare terapia. Pensa sia importante parlargliene e in che termini?
I narcisisti non accedono a consapevolezza e se lei avesse raggiunto la sua avrebbe già mollato l’impresa di “farlo ravvedere o aprirgli gli occhi”. Lasci andare….
BUONA SERA
LEGGEVO IL SUO ARTICOLO E MI CHIEDEVO MA IL NARCISO TI PUO ACCUSARE DI ESSERE UNA MOGLIE MORTA SENZA INTERESSI COME LUI
Tutto è possibile, ma non credo sia possibile diagnosticare qualcuno da una frase.. non crede?
Salve, articolo molto utile. Però si da per scontato che non si voglia lasciare la relazione, quando esistono i casi in cui non se ne hanno proprio le possibilità… io non sono autonoma fisicamente né economicamente, vorrei fuggire da tempo ma non posso nemmeno camminare. Lui, mio marito, un covert probabilmente borderline, è l’unico che può assistermi in tutto. Sw lo avessi capito prima, non credo che ci sarei stata insieme nemmeno un giorno. E invece ci ho messo venti anni a capirlo, e purtroppo mi ero già ammalata dopo un anno che stavamo insieme… Come la mettiamo? Le posso dire che mi trovo in incubo senza vie d’uscita e per quanto mi sforzi di gestire la cosa (e credo di essere stata fin qui anche molto forte), mi sto ammalando sempre di più anche a livello psicologico e psicosomatico. Ho letto anche l’articolo sul profilo empatico, e ahimé mi ci riconosco al 100%. Non per questo però, se fossi autonoma e in salute, sarei disposta a restare in questo incubo un giorno di più. E invece sono proprio in trappola….
Esiste l’assistenza sociale, anche un paraplegico se vuole può liberarsi.
Certamente sono condizioni piu’ difficili di dipendenza e co-dipendenza stagnante.
molto d aiuto il suo articolo , ritrovo molti degli aspetti elencati della personalità del mio partner , ed un po anche me stesso . credo verro in studio quando potrò. ho comunque deciso di uscire dalla relazione , un aspetto alla volta….
grazie
In questo articolo molto interessante manca per me uno o due punti cruciali. Il primo “accetta di non essere l’unica/o”. Il narcisista tradisce, sempre, se non fisicamente almeno emotivamente. Ed è una cosa che non si può controllare, un narcisista ha bisogno di rifornimento e una sola persona non può darglielo. Quindi ci sarà sempre qualcuno in più nel rapporto, prima o poi. Anche se negherà, le bugie gli escono naturali, ma ci sarà. E secondo punto…non aspettatevi da lui/lei un supporto quando voi avrete bisogno. Se starete male, se avrete dei problemi importanti, questa persona non sarà di aiuto ma anzi. Sarete soli. O meglio….non sarete in un rapporto equilibrato basato su aiuto reciproco. Zero.
Grazie dell’interesse
Tuttavia non tutti i narcisisti tradiscono con altre donne. Non è una certezza.
Tradiscono il senso più intimo della relazione perché appunto si fingono totalmente altro sulla base di un rispecchiamento momentaneo, dopo lo specchio partner diviene quello di “madre cattiva”. I covert esempio tradiscono con modi piu subdoli non sempre di stampo sessuale.
Sull’asimmetria relazionale certamente è la base della relazione, perché appunto basata solo su una loro soddisfazione/uso/consumo, un concetto che spesso è talmente scontato che ci stanchiamo di riscrivere :-D.