Scritto ascoltando: Radiohead – “No Surprises”
.. hai subito un abuso parentale emotivo/sessuale di tipo “covert” o come lo chiamo io “INCESTO EMOTIVO”, se ti riconosci in questi 4 segnali…
Cos’è l’abuso sessuale covert o “incesto emotivo”?
L’incesto emotivo covert comprende tutti quei comportamenti ambigui, morbosi, infantili, polimorfi, intrusivi, ossessivi che i genitori narcisisti (spesso anche loro abusati da piccoli e gravemente dissociati) mettono in atto coi figli “prediletti” e che di base hanno a che fare con l’inversione dei ruoli, la strumentalizzazione dei figli e/o la “parentificazione” o “l’adultizzazione” del figlio.
In poche parole i genitori narcisisti trattano il figlio come se fosse un partner, un fratello, una sorella (comunque un adulto al pari) esponendolo a contenuti, confidenze o a comportamenti inopportuni o inadeguati per la sua età e ruolo e cioè che lui/lei alla sua età non manifesterebbe se non sotto lo stimolo di un genitore controllante o morboso che teme e che lo confonde; ho lavorato con molti pazienti, che hanno dormito coi propri genitori fino a 20 anni, le cui madri si confidavano delle loro problematiche sessuali col marito con i figli di 8/10 anni di età, senza risparmiare dettagli “tuo padre è un uomo insaziabile, un porco, un molestatore…etc.) oppure i cui padri chiedevano loro di baciarli e sulla bocca con relativa vocina “quando papà si farà vecchio tu farai come una brava mogliettina vero”?.
Si tratta di frasi, comportamenti, abitudini, gesti, dinamiche ambigue, viscide, insospettabili, apparentemente innocue messe in atto da genitori narcisisti gravemente immaturi e disturbati; il figlio/la figlia non sa capire decodificare queste condotte, si fida ciecamente del genitore per istinto naturale e per questo, si abitua, “esegue” o “lascia passare”, perché il genitore gliele propina senza dare troppe spiegazioni e perché a un certo punto – non avendo strumenti per capire che si tratta di qualcosa di sconveniente – pensa che funzioni cosi in ogni famiglia o in ogni rapporto stretto tra genitore-figlio.
Questo tipo di imprinting morbosi, predispongono certamente all’ insorgenza di problematiche relazionali e sessuali legate soprattutto alla dipendenza affettiva e alla fiducia verso il mondo esterno.
Immaginiamo la confusione: come fa un bambino a capire che la persona che dovrebbe proteggerlo lo espone invece a gravi pericoli attraverso il suo stesso comportamento? Ne è consapevole e se si perché lo fa?
Come farà questo bambino da grande a capire la differenza tra giusto e sbagliato, tra sano e malato, tra adulto e bambino se in primis non gli è stato concesso essere un bambino e non ha avuto un genitore, ma un care-giver immaturo morboso e confondente. Cosa accade nella vita adulta se da bambino non è stato rispettato e invaso da contenuti che al tempo non era in grado di decodificare? immaginiamo quanti ricordi dai confini confusi, dalle linee sfocate che si troverà a dover gestire… e come lavorano poi a livello inconscio queste tracce traumatiche?
Spesso attivano condotte comportamentali e schemi di relazioni disfunzionali di riflesso: condotte evitanti/ambivalenti, problemi di autostima, disturbi psicosomatici, disturbi sessuali, problemi alimentari, tendenza all’auto distruttività e al masochismo relazionale, tendenza a farsi abusare (sindrome di Stoccolma, Follia a Due etc..), a non saper dire di no, tendenza a non accorgersi dei pericoli o al contrario a vederne dappertutto (panico paranoide), a non capire quale sia il confine e tra bene e male e soprattutto chi è colui o colei che ci fa del male.
Come possiamo fare a capire se anche noi abbiamo subito questo tipo di abuso, certamente possiamo “alzare le antenne” se ci riconosciamo in questi primi segnali:
- Repulsione: Quando sei vicino al genitore narcisista avverti un senso di “repulsione fisica” senza apparente motivo, quasi come se sentissi che anche se ti sorride o ti bacia sulla guancia, possa “entrarti dentro” o “invaderti”. Questa sensazione ti mette molto a disagio e ti fa sentire in colpa e sbagliato verso te stesso e verso il genitore stesso.
- Impotenza, Freezing e Sensazione di essere in trappola: quando sei col genitore narcisista senti che non hai scampo, che ti controlla e che anche se tu ti opponi lui/lei ha la forza per convincerti a fare qualsiasi cosa o arriverà a manipolarti per ottenere ciò che vuole.
- “Flashback morbosi”: Frammenti di sensazioni confuse e immagini sessualizzate dei genitori e/o ricordi sfocati di immagini sessuali che riguardano i genitori; i genitori narcisisti sono molto poco attenti alla moralità, spesso non hanno l’accortezza di mettersi in sicurezza durante i loro rapporti sessuali e per questo, si sono fatti spesso “beccare” in atteggiamenti sessualizzati dai figli o non hanno risparmiato loro vocalizzi orgasmici coi loro partner, che siano quelli ufficiali o meno.
- “Sparring partner”: i genitori narcisisti triangolano i figli; li trattano come amici complici che devono “reggergli il gioco” ecco quindi che li coinvolgono spesso nelle loro tresche amorose, se li portano dietro agli appuntamenti con gli amanti per copertura oppure gli fanno fare amicizia coi loro amanti, per “facilitarsi” nei movimenti. Non danno chiare spiegazioni e i figli possono trovarsi spesso in situazioni ambigue, moralmente sconvenienti o pericolose.
- “Partner e Partent – ificazione”: il genitore narcisista ti chiede indirettamente, ti induce o ti “costringe” attraverso ricatti morali e/o affettivi a “fargli compagnia come se foste il suo fidanzato o il suo care-giver”, ti “coinvolge in esperienze “pseudo-romantiche” come guardare un film sul divano, ti chiede un massaggio ai piedi oppure si comporta in generale come se fosse un tuo amico mettendoti spesso in imbarazzo in pubblico o con il tuo partner/amici, attuando condotte intrusive e controllanti (chiamare direttamente le tue amiche per organizzare una serata). Ecco quindi che se tracci dei confini di età, di ruolo, se esci con gli amici, ti senti in colpa perché mamma sta sola a casa o papà non cenerà perché tu non ci sei. Il genitore narcisista di base vuole che il figlio compensi le sue carenze affettive infantili (tuo padre mi ha lasciato, ma tu sì che sei il mio principino, l’uomo di casa e non mi lascerai mai!).
- Infantilizzazione emotiva: Il genitore narcisista ti dà dei soprannomi, ti affibbia dei nomignoli che generalmente si utilizzano in intimità col proprio partner: “pisellina”, “bambolina”, “orsetto” … bla bla oppure pretende di accudirti come se fossi ancora un bambino, ti porta le pietanze a letto, ti sbuccia la mela, etc. incentivando in modo manipolativo la tua “dipendenza” da lui/lei.
- “Dialoghi sessuali e morbosi”: i genitori covert sono INOPPORTUNI si confidano coi figli riguardo le loro esperienze traumatiche o problematiche sessuali. Ho lavorato con pazienti le cui madri hanno descritto interamente i loro rapporti sessuali col marito alle figlie femmine, trasferendogli un’immagine della sessualità come qualcosa di sporco, violento, morboso e negativo. I padri covert non sono da meno, perché spesso trattano le figlie femmine come fossero delle piccole gheishe o principessine, le fotografano in pose da donnina appellandole come “le loro fidanzatine”, si fanno portare il caffè a letto, gli fanno vedere le foto delle loro conquiste (più gli overt) oppure gli dicono che hanno lasciato mamma perché non si concedeva sessualmente, era “cattiva”, “algida” e fredda mentre lei è la sua coccolina.
- “Radar corporei e perfezionismo ossessivo”: i genitori narcisisti sono morbosi, maniacalmente perfezionisti al limite della sopportazione, competitivi, superficiali, critici e controllanti; fanno spesso commenti aspri e offensivi in nome della “spontaneità” (che siano positivi o negativi, poco cambia, sono comunque inopportuni). Questi commenti tendenti al bullismo riguardano spesso il “body shaming” perché si concentrano sull’aspetto esteriore/estetico dei figli, sulle loro imperfezioni, sul peso, sugli abiti o sul modo di atteggiarsi: “tira su quelle spalle sembri gobbo”! … “metti un po’ di muscoli come papà altrimenti non troverai mai una donna suvvia”, … “mamma mia ma quanti kg hai preso, cerca di dimagrire o non troverai mai qualcuno”, “questa camicia è orrenda” (poi il giorno dopo la compra lui/lei) … “che belle gambe che hai, è grazie a me io alla tua età mangiavo sei panini in due ore ed ero sempre magra”. Ho lavorato con pazienti le cui madri costringevano le figlie di sei anni a fare le meches cosicché fossero bionde come la mamma e non avessero “quel colore asfittico e senza senso del padre” e altri i cui padri li costringevano a praticare i loro stessi sport anche se questi ultimi volevano suonare il pianoforte perché “cosi gli viene il fisico giusto come quello del papà, dato che è parecchio rachitico e debolino”.
Non dimentichiamo che il bullismo è narcisismo e il narcisismo è bullismo perché in entrambe i casi c’è il palese rifiuto del DIFETTO e della VULNERABILITA’ che passa attraverso la IL GIOCO DI POTERE, L’ABUSO, LA DOMINAZIONE E LA MANIPOLAZIONE che sia diretta (aggressiva) o indiretta (passivo-aggressiva).
Dottoressa Silvia Michelini
55 anni, nata settimina, rapporto molto difficile con mia mamma ma essendo unica sensi dì colpa a non finire. Padre praticamente assente. Mia mamma mi ha da sempre raccontato che se fossi morta avrebbe adottato un’altra bambina che era lì in ospedale ed era abbandonata … mi diceva anche il nome … Eugenia. cresciuta con una educazione sessuale … problematica… ho sempre avuto difficoltà con le persone … 17 anni primo rapporto non voluto… e via.. ho paura ad affrontare la realtà per timore dì non uscirne ….