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Differenze tra narcisisti, sociopatici e psicopatici 

  • Narcisismo

Non tutti i narcisisti sono psicopatici (dipende dalla gravità le esperienze ambientali e dalle condizioni genetiche di base)
Gli abusi psicologici e i comportamenti disfunzionali messi in atto dal narcisista (sparizioni, rinforzo intermittente, controllo del partner, desessualizzazione…). sono comportamenti di stampo difensivo primitivo, finalizzati a difendere la propria immagine e proteggere il Falso Sé dall’eventualità di essere smascherato e quindi esposto all’umiliazione e alla vergogna. Il “personaggio” controllante e a volte sadico serve a celare un soggetto che si sente in realtà inferiore, indegno e fragile, talmente vulnerabile da detestare la vulnerabilità in sé stesso e negli altri. La vulnerabilità espone al rischio di essere sottomessi e quindi sentirsi abusati o controllati cosi come probabilmente accadeva nel passato con un genitore disfunzionale.
Il narcisista (a seconda della gravità) si rende conto di questo “bluff”, ma se ne dissocia (quasi come avesse due personalità, ma senza voler accettare di avere quei lati negativi) attribuendo ogni colpa o ogni negatività agli altri, così da mantenere il suo Io integro. Il suo livello di gravità è dato proprio dal livello di egosintonia ovvero compromissione del senso morale (fusione dell’ ‘io e del Super-Io/morale soggettiva) egocentrismo cronico e dei livelli di empatia.
La manipolazione seduttiva (nei casi non gravi) ha il solo intento di “far restare lì la persona” perché solo attraverso la proiezione e l’uso oggettuale dell’altro il narcisista può provare delle sensazioni, che hanno quasi sempre a che fare con la ricerca del CONTROLLO. Il controllo garantisce loro l’illusione di onnipotenza infantile.
Alcuni sono trattabili altri no, in ogni caso è difficile perché i narcisisti utilizzano la terapia come scudo, strumento di triangolazione con amici partner e parenti, tendono a manipolare o sedurre il terapista e a mostrarsi come vittime.
Sono trattabili in terapia se:
– la domanda è spontanea (il narcisista da inconsapevole diventa consapevole per un trauma o una ri-traumatizzazione relazionale generalmente intorno ai 35/40 anni)
– il livello di gravità è nevrotico o borderline in assenza di tratto egosintonico o sadico-ossessivo
– il narcisista perverso maligno non è trattabile perché è un narcisista con tratti psicopatici anti-sociali

Cause: multifattoriale ossia ambientale (traumi affettivi e abusi praticati da altri narcisisti o borderline), caratteriale, con influenze genetico temperamentali (irritabili, collerici, impulsivi, oppositivi). Il trauma compromette lo sviluppo delle funzioni cognitive ed emotive necessarie per poter costruire una personalità affettivamente e cognitivamente sana.

narcisisti

  • Psicopatia

Tutti gli psicopatici sono narcisisti, la gravità dipende dalla soggettività. Nei casi gravi si tratta di narcisismo perverso-maligno di stampo anti-sociale.

Gli psicopatici sono nati così perché la psicopatia è una condizione genetica.
I comportamenti messi in atto dagli psicopatici hanno molto a che vedere con la curiosità, la noia, il gioco, l’impulso alla soddisfazione di un desiderio in assenza di empatia e valutazione del contesto. Gli psicopatici si rendono conto ben presto di essere differenti per cui iniziano a “rubare” dagli altri schemi cognitivi o pattern di comportamento socialmente accettati e li mettono in atto in modo automatico per ottenere dalle persone ciò che desiderano. I livelli di assenza di empatia sono gravi e determinati da disfunzioni e strutture cerebrali compromesse a livello genetico.
Il loro livello di narcisismo può andare dalla semplice chiusura verso il mondo esterno, sviluppo di interessi peculiari durante l’infanzia (con tratti simili agli autistici o gli schizoidi) e restare silente per tutta la vita oppure aprirsi sotto la spinta di aggravamenti, patologie psichiatriche aggiuntive e tramutarsi nella versione perverso-sadica maligna anti-sociale.
Gli psicopatici ricoprono spesso cariche importanti e creano un “effetto isteria di massa” perché ragionano in termini pratici di vantaggi socio-economici o personali in assenza di empatia e hanno (consapevolmente o meno) grandi personalità carismatiche con la tendenza a creare associazioni o sette nelle quali esprimere tratti mitomanici associati inducendo gli altri a delinquere o a fare cose al posto loro attraverso la manipolazione– vedi Charles Manson.

Non è trattabile in terapia, anzi può essere pericoloso farlo perché potrebbe aggravarsi o trarre informazioni utili per manipolare gli altri. Non a caso studiano tantissimo: psicologia, medicina etc.

Cause: genetica

psicopatici

  • Sociopatia

I sociopatici possono essere narcisisti, ma più spesso borderline.
I sociopatici sono “diventati cosi” perché sono cresciuti in contesti socio-culturali svantaggiati e spesso gravemente abusivi (prostituzione infantile, genitori tossicodipendenti…). Si tratta ad esempio di coloro che sono cresciuti a casa con degli spacciatori o criminali anti-sociali e quindi hanno subito trattamenti di “brutalizzazione” criminale e in tal senso, soppresso il loro lato umano in favore di pattern comportamentali di sopravvivenza, che implicano un senso di “rivalsa” verso il mondo cattivo e abusante. Ecco quindi che diminuiscono o sono compromessi i livelli di empatia e senso morale. Vi è una palese tendenza al parassitismo sociale, alla truffa affettiva e alla criminalità, ad aggirare le regole per ottenere ciò che si vuole.
I sociopatici sono degli anti-sociali simili agli psicopatici e con tratti anche narcisistici, ma con livelli di gravità inferiori dato che l’assenza di empatia non è genetica ma modulata dall’ambiente.

Sono trattabili con risultati variabili in base alla valutazione del caso (età, livello di gravità narcisistica o anti-sociale, fattori individuali di resilienza, motivazione spontanea al cambiamento, voglia di riscatto sociale).

Cause: multifattoriale ossia ambientale con esiti che dipendono dalla resilienza soggettiva e dalle esperienze salvifiche o di protezione che possono intervenire (scuola, comunità, adozione..), ma anche dal carattere del soggetto.

sociopatici

Dottoressa Silvia Michelini