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5 MITI DA SFATARE SUI NARCISISTI PATOLOGICI

narcisisti patologici

  1. I NARCISISTI PATOLOGICI NON SANNO CIO’ CHE FANNO, NON SONO CONSAPEVOLI DEL DOLORE CHE ARRECANO AGLI ALTRI.
    I narcisisti quando si “vendicano”, attuano strategie o infliggono dolore attraverso delle reazioni spropositate dopo che li ponete di fronte ai loro limiti o bugie, stanno agendo perché ritengono che voi meritiate una bella lezione. L’entità della punizione inflitta dipende dal tipo di narcisismo e dal suo livello di gravità. I narcisisti patologici considerano le loro azioni legittimate da un vostro comportamento, anche se questo esita da una reazione a un torto che vi hanno inflitto, questo perché non hanno la capacità di riconoscere le loro colpe e le proiettano sempre all’esterno: “mi hai costretto a fare questo…, a trattarti così, …”. I narcisisti non entrano in empatia con voi anche se sembra, mimano un’empatia per ottenere da voi ciò che necessitano per fare fronte ai loro traumi interni e alla loro esigenza di attenzioni incondizionata e assenza di regole. Alla lunga “credono” alle loro stesse bugie o meglio vivono in uno stato di valutazione del mondo esterno assolutamente sbilanciato e catastrofico, nel quale la percezione della realtà è alterata. Ecco quindi che loro sono consapevoli che vi stanno tradendo o mentendo, ma sono convinti che questa azione non sia una colpa, ma sia giustificata dal vostro comportamento nei loro confronti. Spesso “inventano” colpe che non avete, per proiettare su di voi l’esigenza di un conflitto e di un distacco momentaneo a loro necessario per elaborare paranoie e recuperare energia dopo che si sono saziati in qualche modo attraverso l’interazione con voi.
  2. I NARCISISTI SONO PERSONE INTELLIGENTI E BRILLANTI E SICURE DI SÉ
    I narcisisti hanno costruito nel tempo un Falso Sé, basato su ciò che loro ritengono sia socialmente desiderabile in termini di prestigio e status sociale. Ciò non vuol dire che siano effettivamente brillanti e intelligenti anzi, spesso i NP accumulano titoli o successi per saziare la loro voragine interna, la paura del vuoto e per colmare profonde ferite alla loro autostima. Se l’overt vede il mondo esterno come un limite alla sua grandezza e cerca di raggiungere in prima persona ciò che desidera senza scrupoli e senza conoscere limiti, lottando in modo maniacale ed ostinato verso di essi, il covert vede gli altri come “impegni” e ostacoli alla sua realizzazione oppure come potenziali “mezzi” per avere successo o per vivere senza crescere e impegnarsi; il covert “vorrebbe” raggiungere un determinato livello, ma dato che per raggiungere quell’obiettivo deve impegnarsi, rivedere le sue convinzioni, valori rigidi, uscire da una zona di comfort darà al mondo esterno e ai genitori o al partner la colpa di ostacolarlo, di renderglielo impossibile, quando di base sono loro ad auto-sabotarsi. I covert sono anche molto invidiosi, svalutano chi riesce ad ottenere qualcosa facendo leva sulla loro integrità morale e sulla loro “non disponibilità rispetto al resto del mondo di scendere a compromessi con alla perfezione e con sé stessi”. Gli overt invece sono più concentrati su sé stessi, egocentrici e competitivi. I np in genere però, come tutti i predatori, sanno utilizzare la loro intelligenza cognitiva per attuare strategie tese all’ottenimento di risultati e sono quindi certamente molto scaltri e veloci in termini di strategia di adattamento, sfruttamento degli altri e azione. Il falso sé è però solo una corazza creata per nascondere un Io fragile, insicuro, infantile e pauroso.
  3. L’AMORE INCONDIZIONATO PUO’ SALVARE I NARCISISTI
    No. È come dire che l’amore incondizionato possa far ricrescere la gamba ad uno zoppo, tra l’altro uno zoppo convinto di avere entrambe le gambe e che vuole correre; di fatto cammina sbilenco, ma non vuole che glielo diciate, pretende di essere portato in spalla senza dirvi grazie perché LA VITA GLIELO DEVE e ritiene di camminare male per colpa vostra (o dei genitori, o della società). Questa rigidità di funzionamento non cambia con l’amore, anzi, più voi aumenterete la vostra tolleranza, più loro prenderanno perché non avendo empatia non si rendono conto di quanto “stringono” finché vi schiacciano. A quel punto, col sedere per terra (se non avevano già da parte altri “bastoni” per sorreggersi), piangono e si compiangono, iniziano a pensare che voi eravate un appoggio non sicuro un giocattolo fallato sin dall’inizio e se la prenderanno col mondo. Vi getteranno via e ripartiranno con un nuovo supplier. Spesso con la storia successiva, cercheranno di essere voi, quasi come vi abbiano rubato l’identità. Voi però dovete restare lì fermi, perché siete comunque di loro proprietà, mai sia dovesse servirgli nuovamente quel bastone rotto… in tempi di guerra meglio quello che nulla! I narcisisti sono collezionisti segreti di energia che si sentono invece quelli pieni di risorse e privati di energia e abusati da tutto e tutti.
  4. I NARCISISTI SI PIACCIONO MOLTO
    I np sono concentrati su stessi, “ripiegati sul Sé”, perché mantenere vivo il loro impianto adulto, che di base è solo una struttura in cui si nasconde un bambino traumatizzato, insicuro, fragile e vuoto, richiede tanta energia. Se necessito conferme allora devo “vestirmi” cosi come il mondo vuole/o come il suo contrario e devo mostrarmi al mio meglio, sia per non far accorgere nessuno che in realtà sono triste depresso e fragile, sia perché necessito di conferme esterne per ottenere quell’energia psichica fondamentale alla mia sopravvivenza momentanea. Immaginate che strazio! Mangiare e sentirsi sempre affamati e vuoti… essere illusi ogni volta che questa persona/idea/lavoro X vi sazierà, colmerà quel vuoto, ma poi di fatto, è solo una perdita di tempo, un cibo poco nutriente o avvelenato, un ostacolo alla realizzazione… per questo il narcisista pensa: “io devo in primis amare me stesso”… questa è l’illusione che creano, ma amarsi non riconoscendo il valore e il fatto di avere bisogno dell’altro è come disconoscere la propria stessa umana fallibilità di conseguenza tutto il substrato teorico del narcisista è un “fallimento protettivo annunciato” – necessario, ma che prima o poi conduce alla destrutturazione dell’Io sull’onda dello scontro col piano di realtà: perdita, fallimento, invecchiamento… etc.
  5. IL NARCISISMO È CAUSATO DALLA SOCIETA’ E DALL’AVVENTO DEI SOCIAL MEDIA.
    La società capitalista e consumistica è solo il terreno su cui si gioca la partita ma non il giocatore. Certamente è un fattore di rischio, un contesto favorevole al mantenimento di condotte non empatiche e pro-sociali finalizzate al raggiungimento di beni materiali. Ciò implica un’esaltazione dell’edonismo e dell’individualismo oltre alla visione “temporanea”, “sostituibile” e “strumentale” dell’altro. Devo ottenere tanto e subito… e subito mi stanco e passo al prossimo stimolo. I social media, quindi sono uno strumento che ha dato voce al narcisismo non la causa di esso, ma anche l‘espressione sociale di una società narcisistica, non empatica, che disincentiva la cooperazione sociale ed esalta il trionfo dell’Io sulla comunità. Il narcisismo in società, è connesso ai concetti di forza, potere e controllo, sui quali si basa la politica e la gestione le masse. Le tecniche con cui i grandi dittatori hanno governato il popolo sono le medesime applicate dai padri padroni a casa o dalle regine impietose in famiglia (strategia del terrore, triangolazione, dissonanza cognitiva, dividi et impera, gaslighting, rinforzo intermittente, attacco all’autostima e istigazione al senso di colpa mirato al raggiungimento della perfezione/alte pretese e standard elevati).

Dott.ssa Silvia Michelini